Cuori selvaggi è il tema della XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, la più grande di sempre. Ci volevano pensieri audaci dopo due anni di pandemia e una guerra in Europa per ritrovare la rotta di un futuro desiderabile.
A Torino sono tornate tutte le sue case editrici dopo il successo dell’edizione autunnale. Il Salone ritrova la consueta ciclicità e riunisce la filiera intera: librai, bibliotecari, autori e lettori, una comunità coesa e appassionata felice di ritrovarsi nei padiglioni del Lingotto.
Ieri l’inaugurazione è avvenuta con la lectio inaugurale dello scrittore indiano Amitav Ghosh, in collaborazione con Neri Pozza, alla presenza dei ministri alla Cultura Dario Franceschini e all’Istruzione Patrizio Bianchi.
In contemporanea, nell’Arena Bookstock, si è tenuta l’inaugurazione del Bookstock, lo spazio dedicato ai giovani lettori, con l’intervento di Maria Falcone, che ha raccontato agli studenti le battaglie e il lascito morale del fratello Giovanni a 30 anni dal suo assassinio.
La buchmesse italiana si concluderà lunedì 23 maggio.