Siamo in Puglia, a Spinazzola, nelle Murge. Checco rinuncia al reddito di cittadinanza e si lancia nell’attività imprenditoriale aprendo un sushi restaurant. Ma senza successo. Per fuggire dai creditori va in Africa, in Kenya, il percorso inverso dei tradizionali immigrati che arrivano in Italia. Lì incontra Oumar, un giovane che sogna di diventare regista in Italia.
Entrambi debbono abbandonare l’Africa perché scoppia la guerra e i due sono costretti ad emigrare. Checco fa ritorno percorrendo la tortuosa rotta dei migranti. Lui, Tolo Tolo, granello di sale in un mondo di cacao.
Le polemiche di alcuni commenti giornalistici non hanno inficiato il film. Lo stesso Checco Zalone le ha ridimensionate. Anzi, ha detto che avrebbero contribuito ad accrescere il battage pubblicitario.
L’attesa di vederlo è grande. Il trailer di Tolo Tolo, accompagnato dalla canzoncina “Immigrato”, ha colpito nel segno dell’attualità. Esilaranti i versi a Salvini e Di Maio, il primo leader della Lega e il secondo dei Cinque Stelle.
Dal domani, 1. Gennaio, nelle sale italiane e all’estero. Un lancio alla grande. Nelle sale cinematografiche svizzere lo potete vedere a: Mendrisio, Lugano, Locarno, Bellinzona, Zurigo, Baden, Basilea, Berna, Coira, Lucerna, Aarau, San Gallo, Abtwil, Wil, Schöftland, Olten, Oftringen, Winterthur, Friborgo, Ginevra, Losanna, Ebikon, Muri, Spreitenbach, Dietlikon, Schaffhausen, Solothurn.
[one-third-first][/one-third-first]
[one-third][/one-third]
[one-third][/one-third]