Ticchio: Lo sgarbo del Governo della Basilicata!

Lettera del Presidente dei Lucani in Svizzera Giuseppe Ticchio al Governo regionale della Basilicata. Lo sgarbo istituzionale nei confronti dei Lucani residenti all’estero nella riunione del 19 dicembre 2024.

Presidente Marcello Pittella, grazie per Sua cortese testimonianza con il messaggio dal vivo che ci ha fatto pervenire. Sentire il proprio Presidente è sempre un passaggio istituzionalmente costruttivo, anche se a seguito di qualche divergenza e i toni non proprio sempre pacati. Ma in democrazia per fortuna è permesso.

Presidente Pittella, dal momento che in questa Sua cortese interlocuzione che apparentemente ha deciso di coinvolgermi/coinvolgerci solo a seguito di qualche passaggio che non ho condiviso, non abbiamo condiviso e continuiamo a non condividere, la Sua proposta di modifica dell’oramai ex L.R.16/2002.

Il metodo autoritario in sede legislativa
Per correttezza Istituzionale e per chiarezza a tutti i lucani in patria e nel mondo, quando si decide di prendere una posizione sicuramente si prende sempre a fin di bene, però poi è lecito un costruttivo confronto con chi è il soggetto interessato.
Per non farla troppo lunga, mi sono permesso di chiamarla in causa unitamente a tutto l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale per il metodo e il merito autoritario che avete adottato per formulare la proposta di modifica dell’ex L.R. 16/2002.
Tutti eravamo e siamo tuttora consapevoli, già a partire dalla scorsa legislatura, che la legge andava cambiata, ma non con questo metodo e accelerazione che Lei/Voi avete impresso.

Era una legge da cambiare
Vi ho/abbiamo chiesto di sospendere questa accelerazione, una volta presentata la proposta di modifica. In un paese libero e democratico con un forte e collaudato stato di diritto come quello Italiano, coinvolgerci era il minimo sindacale, cioè renderci partecipi della presente proposta di legge, quando meno formularla insieme, come Associazionismo Lucano nel mondo.
Ttra l’altro, siamo noi che dobbiamo viverla, non formularla unilateralmente, sarebbe stato un minimo di rispetto nei nostri confronti. Voi invece, nell’arco 48 ore avete approvato prima nelle Commissioni Permanenti preposte e a seguire con un’urgenza inaudita è stata approvata anche in Consiglio Regionale.

Legge approvata in 48 ore
Ovviamente non si riesce a capire perché tutta questa urgenza, quando i problemi impellenti in Basilicata sono altri e anche molto gravi che aspettano soluzioni concrete da tempo.
Improvvisamente tale urgenza si è stata adottata sulla legge dei Lucani nel mondo. Con questo gesto di puro Autoritarismo consiliare avete dato uno schiaffo morale ai Lucani residenti all’estero, poiché incapaci di risolvere i loro problemi.
Con un blitz istituzionale avete votato una legge priva di contenuti fondamentali per riconoscerci come Lucani nel mondo. Insomma una legge inutile e dannosa per il futuro dell’Associazionismo Lucano nel mondo. E anche molto più dannoso per i Lucani in patria per il patrimonio economico e culturale che la società civile Lucana si trova ad essere sottratto, anche a seguito dell’inarrestabile spopolamento.

Precluso il futuro dei Comuni della Basilicata
Con l’approvazione della nuova legge per i Lucani nel mondo come classe dirigente avete mostrato il Vostro vero volto ed è stato precluso definitivamente il futuro dei comuni e di tutta la Basilicata.
Rassicuriamo il Presidente Marcello Pittella e tutto il Consiglio Regionale. Nessuno di noi si vuole sostituire al Vostro ruolo istituzionale di legislatore, ma come cittadini ho/abbiamo il diritto/dovere di dissentire quando è una necessità, come in questo caso.
Il cambio delle Leggi, qualunque essa sia, è sempre un passaggio importante negli ordinamenti democratici di un paese dove vige lo stato di diritto, questo però se è condivisa con i diretti interessati, che in questo caso siamo noi Lucani nel mondo. Praticamente come succede con tutte le altre Leggi nei paesi civili.
Presidente, Ufficio di Presidenza, Consiglio Regionale, come vedete non siamo noi in cerca di polemica e tantomeno di uno scontro di nessun genere, ma avremmo gradito un minimo di considerazione almeno sotto il profilo umano, se ci fosse stato concesso, cosa ne dite? Con questo Vostro atteggiamento ci avete etichettati come incapaci di intendere e di volere.

Etichettati come incapaci di intendere e di volere
Lei Signor Presidente, Ufficio di Presidenza e tutti voi Consiglieri Regionali, cosa vi costava sospendere questo voto frettoloso, bastava darci tempo almeno fino al 15 gennaio 2025 per apportare i nostri suggerimenti e in seguito definire una legge condivisa dalle due parti. Inoltre, in fondo a un articolo su “INFORM” Informazioni per gli Italiani all’estero” ho letto quanto segue: “Finalità dello strumento legislativo è consentire alla Regione Basilicata di operare nel quadro della programmazione regionale al fine di affrontare i problemi dell’emigrazione. Le misure di sostegno da programmare saranno armonizzate con le iniziative dei componenti organi dello stato e della UE”.
Principi saggi e onorevoli, ma molto lontani dalla realtà sull’impianto della presente legge, così come è stata formulata. A mo’ di esempio prendiamo l’articolo 3 della nuova legge, nel suo contenuto è vuoto e privo d’interesse, semplicemente perché non esiste nessuna copertura finanziaria.

Senza fondi la legge è vuota
Storia vissuta in passato: quando abbiamo fatto capo a questi interventi, la risposta è stata categorica: “non ci sono fondi”. Così, questi lor signori desiderano affrontare i problemi dell’emigrazione, senza strumenti utili e senza copertura finanziaria. Così facendo allontanate a dismisura il ripopolamento dei nostri comuni e i buoni auspici diventano una chimera.
Lamia è una riflessione di buon senso e di rispetto reciproco. Per terminare, aggiungo specificatamente: in questa legge la gran parte dei suoi articoli così come sono formulati sono ambigui e turlupinatori, perché la loro formulazione non rispecchiano i fatti.

Le nostre lettere raccomandate sempre respinte
Come ultimo esempio prendo l’Art. 11: “Struttura di supporto funzionale”. Non so se, il Presidente Marcello Pittella e l’Ufficio di Presidenza ne sono a conoscenza, ma la struttura di supporto funzionale boicotta le informazioni veicolate da noi Lucani nel mondo.
Mi spiego. Quando inviamo le lettere raccomandate, la struttura non li accetta, li rifiuta e così tornano indietro. Questo è un ulteriore schiaffo morale riservato ai Lucani nel mondo.
Spero che il Presidente e l’Ufficio di Presidenza provvedano a richiamare l’Ufficio di supporto funzionale per adempiere al proprio dovere. Per questa affermazione sono in grado di fornire materiale utile come prova dei fatti.

Giuseppe Ticchio | Presidente della Federazione Lucana in Svizzera

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