Sono passati 44 anni dal tragico terremoto che colpi l’Irpinia (Campania) e parte della Basilicata il 23 novembre 1980. La Federazione Lucana in Svizzera con il presente comunicato desidera ricordare quel tragico evento sia con chi quell’evento l’ha vissuto sulla propria pelle sia con le giovani generazioni, che ne hanno solo sentito parlare.
Con questa doverosa premessa, m’introduco nel vivo dei ricordi che possono essere sintetizzati come segue. Mentre i nostri famigliari e corregionali stavano vivendo il dramma del terremoto sul territorio regionale, noi in Svizzera ci impegnavamo a fare il nostro meglio con le strutture associative di ogni ordine e grado che in quel momento avevamo a disposizione.
TRAGEDIA IN ITALIA E SOCCORSO DALLA SVIZZERA
Infatti, in breve tempo parti una campagna di sensibilizzazione di soccorsi immediati. Così, nell’arco di pochi giorni partirono dalla Svizzera dei camion pieni di beni di prima necessità per le popolazioni terremotate.
Tutto ciò fu anche possibile grazie alla generosità del Popolo Elvetico che laboriosamente insieme a noi si unì in una corsa contro il tempo.
In quelle ore e giorni post-terremoto sia per chi lo viveva sul territorio sia chi lo viveva a distanza, capimmo che la tragedia era di proporzione elevata. Quel tragico evento cambiò la morfologia del territorio e il futuro di un popolo.
Siccome parliamo degli anni ottanta, dove comunicare con i propri cari era un’impresa non facile, impiegammo giorni prima di avere notizie dal territorio. Tanti decisero di partire subito per i propri paesi d’origine già la stessa sera del terremoto pur di aiutare e sostenere fisicamente e moralmente in prima persona i propri famigliari e non solo.
FREDDO E PIOGGIA DURANTE IL POST-TERREMOTO
In quei momenti tragici anche la temperatura smise di essere clemente per le popolazioni colpite dal terremoto, la temperatura scese drasticamente, così si passò dalle belle giornate pre-terremoto alle giornate fredde e piovose del post-terremoto, addirittura nei paesi di montagna cadde anche la neve.
Pertanto, oggi con il presente comunicato, è nostro dovere ricordare e lasciare ai posteri testimonianze di quell’evento biblico nate post-terremoto e lasciare loro questo dramma virtuale per come i nostri famigliari e non solo vissero in quei giorni e mesi, mentre le immagini di repertorio del terremoto sono rimaste impresse nella mente di ognuno di noi, quali testimoni vicini e lontani di quella tragedia.
Tanti esempi di solidarietà dal mondo intero non mancarono di esserci. Sopratutto le immagini o per meglio dire l’abbraccio dell’allora Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini a tutta la popolazione colpita dal sisma.
A BERNA CON L’AMB. PAULUCCI DI CALBOLI
Così come l’abbraccio e la vicinanza di Papa Giovanni Paolo II, che come il Presidente Pertini nei giorni a seguire visitò i luoghi del disastro.
Ritornando sul fronte Svizzero, S.E. l’Ambasciatore Dottor Rinieri Paulucci di Calboli, sensibile al tragico evento, convocò presso l’Ambasciata Italiana di Berna le due Federazioni di riferimento Lucana e Campana, compreso i responsabili del mondo dell’emigrazione Italiana in Svizzera, coordinato all’epoca dal Comitato Nazionale d’Intesa (CNI) per costituire il Comitato Pro Basilicata e Campania.
Il comitato fu costituito con lo scopo di rappresentare un punto di riferimento Istituzionale, come l’immediata risposta all’urgenza della tragedia. Ma anche come principio non si propose solo l’emergenza immediata, ma si guardò alle prospettive future di quei territori colpiti dal terremoto.
Il Comitato nel guardare al futuro raccolse una ragguardevole somma in Franchi Svizzeri. Di comune accordo l’intero Comitato decise di finanziare quattro cooperative sul territorio, con l’intento di creare futuri posti di lavoro in logo per la popolazione residente.
DALLA SVIZZERA SOLDI PER IL LAVORO
Furono finanziate tre cooperative in Campania e una in Basilicata. Per qualche anno hanno funzionato a gonfie vele, poi un po’ lo scemare dell’entusiasmo iniziale, ma soprattutto la pesante burocrazia Italiana, che ci trasciniamo ancora oggi, ha decretato il colpo finale alle citate cooperative.
Il Comitato dopo aver portato a termine l’impegno che si era proposto e di saldare gli impegni finanziari si sciolse. Le cose da ricordare sono tante, il materiale non ci manca di certo, però il nostro obiettivo di questo ricordo sinteticamente è: quello di lasciare in eredità alle nuove generazioni una data da non dimenticare, che ha segnato la storia delle due regioni e dell’Italia intera.
Infine è doveroso ricordare che il Consiglio Federale decise di rilasciare diversi permessi di soggiorni speciali per venire incontro alla popolazione delle due aree terremotate, sia relativi al ricongiungimento famigliare come gli anziani, che per i giovani studenti e non solo facendo fronte all’emergenza terremoto.
PERMESSI PER RICONGIUNGIMENTO FAMIGLIARE
Molto di loro sono rimasti definitivamente in questo paese. Ricordare questo sentito anniversario è l’occasione per la rinascita delle nostre Associazioni e Federazione in terra Elvetica.
Sollecitiamo le nuove generazioni a continuare il cammino di queste storiche forme di associazionismo che prima di noi, poi a seguire noi stessi, hanno fatto la storia della Svizzera, dell’Italia e dei nostri Comuni. Un patrimonio che possa suscitare l’interesse, soprattutto da parte della nostra regione Basilicata attraverso la Commissione Regionale Lucani nel mondo, a riallacciare concretamente i contatti che ultimamente si sono sfilacciati.
Federazione Lucana in Svizzera (Presidente Ticchio Giuseppe)