Lo scorso 1 settembre presso la Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo, è stato presentato il programma completo del Teatro alla Scala di Milano, un evento organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo. La presentazione è stata fatta dal sovrintendente del teatro d’opera milanese, Dominique Meyer.
Ci saranno 14 opere, sette balletti, una gàla e oltre 40 concerti. La nuova stagione del Teatro alla Scala di Milano si avvicina, e i suoi responsabili, per la prima volta, hanno voluto presentarla anche a Zurigo: “Siamo entusiasti, vogliamo condividere il nostro piacere di far vivere questo teatro”, ha affermato il sovrintendente del teatro d’opera milanese, Dominique Meyer, dal palco dell’Orgelsaal della Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo.
Meyer ha illustrato nei dettagli la programmazione della nuova stagione, ribadendo la convinzione di non rinunciare ad aprirla con un’opera russa, Boris Godunov di Modest Petrovič Musorgskij: “Qualche discussione c’è stata”, ha affermato, “alcuni volevano farmi cancellare il Boris Godunov, che avevamo già programmato due anni fa, ma non sono d’accordo con l’idea di attaccare un pezzo di cultura, io non sono pronto a nascondermi quando leggo Pushkin o Dostojevskij”.
Meyer ha sottolineato che il programma di titoli dell’opera è “incentrato sul repertorio italiano”, comprendendo autori come Giuseppe Verdi, Gaetano Donizetti o Gioachino Rossini. Ma sono incluse anche “incursioni” tra opere straniere: oltre a quella in russo, ce ne sarà una in francese, una in tedesco, una in ceco e una in inglese. “È un’offerta molto ampia e varia”, ha sostenuto Meyer.
Il sovrintendente della Scala ha messo anche in evidenza che il teatro sta attuando una serie di innovazioni sul piano tecnologico (ad esempio, con una “piattaforma” di spettacoli a pagamento online che sarà attiva da febbraio 2023), dell’ecologia e dell’inclusione. “Quando sono arrivato c’era solo una donna nel comitato di direzione della Scala, un po’ poco”, ha commentato il veterano direttore teatrale francese.
Questo tipo di appuntamento è il primo realizzato a Zurigo. Dalla Svizzera, secondo dati del teatro milanese, proviene il 12% del pubblico straniero, che a sua volta rappresenta circa un terzo del totale. Il numero di appassionati svizzeri è cresciuto da quando è iniziata la pandemia di Covid, al contrario di quelli provenienti da Australia ed Estremo Oriente, secondo fonti della Scala.
L’intervento di Meyer è stato preceduto da quello di Gabriele Altana, Console Generale italiano a Zurigo, che ha sottolineato “l’importanza della diplomazia culturale, di cui la lirica costituisce un rilevante elemento, quale strumento privilegiato del dialogo tra Italia e Svizzera”.
Presente inoltre il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo, Francesco Ziosi, che ha espresso soddisfazione per la realizzazione dell’evento.
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