Nata a Milano, vive a Zurigo dal 2010. Durante il suo percorso personale e lavorativo in Regno Unito e Svizzera, “mi sono sentita – afferma – spesso lontana dal mio Paese, ma non in senso geografico.” E fa alcuni esempi.
“Quando per dei certificati anagrafici ho dovuto fare salti mortali invece di potermi rivolgere al mio Consolato. Quando il mio titolo di studio non è stato pienamente riconosciuto in Svizzera e per poter esercitare come nutrizionista ho dovuto scegliere tra rifare da capo il percorso di studi o creare un’attività indipendente (che è ottima, ora, da mamma single, ma che incubo fu nel 2013!)” racconta.
Nel periodo della pandemia, Tatiana Gaudimonte, con il gruppo Svizzera in Azione, aveva rimarcato la differenza tra gli amici tedeschi che potevano tornare dalla propria famiglia in Germania e gli italiani residenti all’estero, bloccati fuori confine. “E chi si sente lontano, perché dovrebbe votare chi non si cura di loro?” si chiede.
“Il principio ispiratore delle nostre proposte – conclude – è voler garantire ai cittadini residenti all’estero i diritti di rappresentatività e di cura previsti dalla Costituzione. Alcuni punti: semplificazione dell’accesso ai servizi di pubblica amministrazione, potenziamento dei consolati, delle scuole italiane e degli istituti di cultura italiana, mantenimento dell’accesso al SSN”.