Il sindacato SYNA, sin dal principio, è entrato a far parte attivamente del Comitato svizzero per il Sì ai Referendum, quali sono le motivazioni di questa scelta?
Il sindacato SYNA, e in particolare la commissione nazionale della migrazione, ha scelto di partecipare attivamente al Comitato svizzero per il Sì ai Referendum, riconoscendo la solidarietà come un valore fondamentale della nostra organizzazione. I temi trattati nei referendum sono strettamente allineati con le nostre lotte in Svizzera, riflettendo le sfide e le aspirazioni dei lavoratori. Questa partecipazione ci offre l’opportunità di sostenere iniziative che promuovono la giustizia sociale e la tutela dei diritti lavorativi, contribuendo così a creare un ambiente di lavoro equo e dignitoso per tutti.
Syna è il secondo sindacato interprofessionale più grande della Svizzera. Esistono delle analogie fra le lotte che Syna porta avanti qui in Svizzera e le rivendicazioni dei 5 quesiti referendari italiani?
I referendum riflettono i nostri valori. In Svizzera, SYNA si impegna a garantire una protezione adeguata per tutte le lavoratrici e i lavoratori. La nostra azione si concentra sulla salvaguardia di strumenti essenziali quali la sicurezza sul lavoro, salari equi e la protezione contro i licenziamenti. Questi elementi sono interconnessi e costituiscono una base fondamentale per la difesa dei diritti di ogni lavoratore, indipendentemente dalla sua origine.
Garantire condizioni di lavoro sicure e giuste è cruciale per promuovere un ambiente di lavoro dignitoso e tutelare il benessere di ogni individuo. La nostra missione è quella di creare un contesto lavorativo inclusivo e protettivo, in cui ogni lavoratore possa sentirsi valorizzato e rispettato. Siamo determinati a proseguire questa battaglia per un futuro migliore per tutti.
Inoltre, la cittadinanza è un’altra tematica cruciale che la commissione nazionale della migrazione sta esaminando da alcuni mesi. È nostra intenzione lavorare per migliorare questo diritto in Svizzera, assicurando che coloro che risiedono nel Paese da anni e soddisfano i requisiti necessari possano accedervi senza eccessivi ostacoli burocratici. Riteniamo che questo sia essenziale per promuovere l’inclusione e garantire che tutti i residenti possano partecipare attivamente alla vita sociale ed economica del Paese.
Date le similitudini riscontrate, seppur in contesti e specificità naturalmente differenti, qual è il messaggio che SYNA può dare ai/alle propri/e iscritti/e italiani/e per incitare a votare 5 volte sì a questi referendum
Data la connessione tra le nostre lotte e i temi trattati nei cinque referendum, invitiamo tutte le cittadine e i cittadini italiani a esercitare il proprio diritto di voto e a votare “5 volte Sì”. Questo gesto non rappresenta soltanto un atto di responsabilità civica, ma costituisce anche un modo per affermare il nostro ruolo attivo nella società.
Vivere all’estero non implica disconnettersi dall’Italia; abbiamo la responsabilità di sostenere i nostri concittadini e di contribuire alla costruzione di un futuro più giusto e inclusivo. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo promuovere la giustizia sociale e garantire che le nostre voci siano ascoltate.
Il voto è il nostro potere: esercitiamolo insieme!