La compagnia aerea Swiss si è reinventata come low cost, dopo il fallimento negli anni duemila. Ora offre biglietti a prezzo concorrenziale e imbarca più passeggeri al minimo di comfort.
Nel periodo del grounding del 2 ottobre 2001, che destò tanto scalpore, e il successivo rilancio con il brand Swiss nel 2002, sostenuta dal governo elvetico con i fondi liquidi necessari per mantenere le operazioni di volo e facilitare la transizione, Swiss ora ricorda più le aviolinee Ryanair ed Easyjet, piuttosto che la Swissair di un tempo, che offriva solo il meglio e l’esclusivo per i propri passeggeri.
I voli low cost saranno caratterizzati con maggiore presenza di passeggeri aumentando la capienza degli Airbus. Le nuove direttive aziendali prevedono di aumentare di 12 fino a 19 i posti. E non verrà servito nemmeno un piccolo snack.
La sola cosa che ricorderà ai passeggeri di viaggiare con una compagnia svizzera, sarà il cioccolatino distribuito a tutti. Con la nuova tariffa “Light”, si viaggerà non come su una nuvola ma a prezzi stracciatissimi a condizione di portare a bordo solo un piccolo bagaglio a mano. Queste condizioni valgono per i voli europei, mentre per quelli transoceanici è stato mantenuta la tariffa Swissair d’antan.
Patrick Huber, direttore della rivista Cockpit ed esperto in questioni relative al mondo aeronautico, commenta con queste parole: “Sia la prima classe che la business sono spesso al completo”. Ma l’ambizione di emergere a livello europeo finora era faccenda della Lufthansa.
Il 2 giugno dell’anno 2005 la Star Alliance, che fu fondata dalla compagnia Lufthansa, decise nel 2006 di inserire anche Swiss. Dall’autunno del 2005 tutti i voli tra la Svizzera e la Germania sono stati eseguiti dalla Lufthansa e Swiss. E nell’ottobre del 2005 la direzione svizzera annunciò che la flotta avrebbe fatto parte della nuova società Swiss European Air Lines.
Nel primo semestre del 2018 si registrano ricavi cresciuti del 5.2%, con un utile netto di 667 milioni di euro. La compagnia tedesca oltretutto è valutata vettore a 5 stelle, mentre la Swiss ne registra solo 4. A livello globale della classifica dei migliori vettori aerei la Swiss occupa il 12esimo posto. Che veramente non è male.
Un affarone dunque fece la Lufthansa 10 anni fa: con soli 280 milioni acquistò la compagnia elvetica Swiss, che, con un’eccellente riorganizzazione low cost, si dimostra un altro vero gioiellino