Svizzera-Italia: incontro tra i ministri Cassis e Di Maio

cassis_dimaio Ieri, martedì 16 giugno, incontro italo-svizzero a Chiasso, in Ticino, tra i due ministri degli Esteri Ignazio Cassis e Luigi Di Maio. Confronto sui rapporti bilaterali tra Svizzera e Italia. Nessuna stretta di mano, ma saluto con i gomiti.

Ieri il Ministro italiano Luigi Di Maio è stato in missione in Svizzera per incontrare il Consigliere Federale Ignazio Cassis. I due ministri si sono trovati al valico di Brogeda/Chiasso e poi insieme davanti alla stampa hanno rilanciato la storica vicinanza tra i due Paesi. 
Nel corso del colloquio tra Di Maio e Cassis è stata espressa soddisfazione per la riapertura delle frontiere e per le eccellenti relazioni tra Unione Europea e Svizzera.
Il ripristino della libera circolazione delle persone segna il ritorno a una nuova normalità dopo la proficua collaborazione tra i due Stati durante la crisi sanitaria.

IL CASO DEI FRONTALIERI
Le due delegazioni hanno affrontato vari temi di interesse bilaterale, tra cui anche l’annosa questione della Convenzione contro le doppie imposizioni con l’annesso accordo sull’imposizione dei lavoratori frontalieri.
Il ministro Cassis ha ricordato al suo omologo italiano come il Ticino è sempre stato terra di accoglienza per gli italiani e ha invitato Di Maio a sollecitare il governo italiano “a istituire un nuovo accordo fiscale per tutti i lavoratori frontalieri, siano essi italiani o svizzeri, al fine di garantire l’uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi al fisco”.
Il nuovo accordo, che dovrebbe sostituire quello del 1974, non è mai stato firmato dai due Governi né approvato dai rispettivi Parlamenti.

L’IMPORTANZA DEL TURISMO
Luigi Di Maio ha assicurato l’impegno dell’Italia: “Lasciateci lavorare nel prossimo periodo per arrivare a una soluzione che possa soddisfare le parti. L’accordo si farà con due obiettivi precisi, tutelare gli interessi dei lavoratori frontalieri e salvaguardare le importanti relazioni italo-elvetiche”.
E rivolgendosi poi agli svizzeri, ha lanciato un appello: “l’Italia ha riaperto le frontiere ed è pronta ad accogliere i turisti elvetici. Siete molto importanti perché rappresentate 10 milioni di pernottamenti all’anno e siete al quinto posto per presenza straniera in Italia. Il mio paese assicura viaggi sicuri. Venite, vi aspettiamo”.