Nel gennaio 2024 la presidente della Confederazione Viola Amherd ha accolto a Berna il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per una serie di colloqui, garantendogli allora sostegno nell’organizzazione di una conferenza di pace di alto livello in Svizzera.
La Confederazione ha successivamente esaminato, in dialogo diretto con numerosi Stati, le possibilità e le vie di un processo di pace. Durante la prima fase esplorativa, la Svizzera ha condotto colloqui con Paesi del G7, l’UE e con rappresentanti del Sud del mondo tra cui Cina, India, Sudafrica, Brasile, Etiopia e Arabia Saudita. Nella riunione odierna il Consiglio federale ha preso atto dei risultati raggiunti finora e ha discusso delle prossime tappe.
Una conferenza di alto livello per avviare un processo di pace riscuote attualmente sufficiente consenso internazionale: è dunque programmata per il mese di giugno 2024 sul Bürgenstock, su invito della presidente della Confederazione Viola Amherd.
Il governo elvetico è consapevole delle incognite che si profilano fino a giugno, ma in virtù della lunga tradizione diplomatica della Svizzera e degli incoraggianti riscontri ricevuti durante la fase esplorativa, ritiene che sia sua responsabilità contribuire al processo di pace in Ucraina. Termina quindi la fase esplorativa e si entra ora in quella attuativa.
E’ stata costituita una task force che si occupa anche degli aspetti necessari in materia di politica di sicurezza e logistica, in stretta concertazione con le competenti autorità della Confederazione e l’Esercito e con i Cantoni di Nidvaldo, Lucerna e Zurigo.