Dal 2018, precisamente a partire dal singolo “Scrivere Sulla Spiaggia”, Stefano aveva cambiato linea artistica producendo anche brani di stampo più allegro e spensierato, tra cui ricordiamo “Vacanze”, “Málaga” (in spagnolo), “Lazy is Nice”, e “Christmas Nights” interpretato dalla cantante Natasha Fraser. Ed è proprio in questo filone che si inserisce il “Con il sole”, in radio e negli stores da poche settimane; una canzone che scalda, rasserena e incuriosisce perché ogni strofa ha un arrangiamento particolare che muove il brano dall’inizio alla fine. Ne abbiamo parlato con lui…
Raccontaci qualcosa di questo nuovo singolo “Con il Sole”…
È un brano che nasce dall’esigenza di spensieratezza: avevo voglia di sprigionare energia positiva dopo la prigionia imposta dalla pandemia, per motivi legittimi certo, ma pur sempre di prigionia si tratta. Le motivazioni che mi hanno ispirato sono il bisogno di libertà, di riappropriarsi delle vecchie abitudini e di piccole cose che compongono il nostro mondo, non ultimo il desiderio di quella socialità che è mancata per troppo tempo. La scelta del tema non è casuale: il sole ti carica e ti ammonisce a non perdere tempo, a goderti la vita, ma ad arricchirla dando il tuo contributo, grande o piccolo che sia.
A Malaga ho le finestre esposte a nord est e quindi il sole entra imperioso nella stanza di prima mattina, marcando l’inizio di un nuovo giorno che, se siamo intelligenti, non dobbiamo sprecare. Un nuovo giorno ti mette sì alla prova ma, al tempo stesso, ti permette di fare cose utili per te ed il prossimo.
Questo brano vuol essere, quindi, il mio piccolo contributo affinché le persone possano liberare la loro mente da pensieri negativi ed affanni, almeno per 3 minuti.
Quali lingua prediligi per i testi delle tue canzoni?
Ogni brano nasce nella mia mente già in inglese, in italiano o in spagnolo. A volte sogno in inglese anche se i paesaggi hanno quasi sempre colori mediterranei. Scrivere in inglese per me è decisamente più facile poiché ho studiato all’estero e lavoro in questa lingua da oltre 26 anni, quindi mi viene più naturale. Un ulteriore motivo è che ascolto più spesso brani in inglese, la ricchezza di questa lingua aiuta molto con la metrica e agevola anche coloro che non sono songwriters di mestiere.
C’è uno strumento musicale che non suoni ma che vorresti imparare?
Il piano è lo strumento che vorrei imparare a suonare nel momento in cui terminerò la mia vita professionale. Una seconda scelta potrebbe essere uno strumento a fiato. Gli strumenti musicali sono come le lingue straniere: ti arricchiscono e ti fanno sentire più integrato nella comunità internazionale in cui viviamo.
Cosa stai progettando, dal punto di vista artistico?
Sono impegnato su due progetti che mi piacciono molto. Il primo è uno duetto con un altro cantautore bolognese, il secondo è un brano da solista in inglese. Diciamo che le sorprese non sono ancora finite per il 2021.