Siamo in piena Quaresima… E cos’è?

quaresima Siamo entrati nel periodo della Quaresima. I famosi quaranta giorni che precedono la Pasqua: i giorni che Gesù trascorse nel deserto. Ma cosa rappresenta questa ricorrenza cristiana?

Terminato carnevale, entriamo nella Quaresima. Ma cosa rappresenta nella liturgia cattolica? Per i cristiani la quaresima inizia il mercoledì delle ceneri, il giorno che apre il periodo liturgico di conversione e penitenza rituale che precede la Pasqua. Il mercoledì delle ceneri (quest’anno è caduto 26 febbraio) precede la sesta domenica prima di Pasqua. Sono i 40 giorni che Gesù trascorse nel deserto. In realtà la Quaresima dura 44 giorni, perché le domeniche (che sono 4 in questo periodo) non contano come Quaresima.

Per praticare davvero le ceneri, il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta ricavata bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle palme dell’anno precedente. Le ceneri rappresentano le cose destinate a finire: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai».

Il digiuno quaresimale deve essere praticato almeno in due giorni particolari: il mercoledì delle ceneri e il Venerdì santo, quello che precede la Pasqua. Il digiuno consiste nel mangiare soltanto un pasto completo (senza carne), limitandosi a uno “spuntino” per gli altri due pasti.

Nel medioevo l’astensione dalla carne era accompagnata anche dall’astensione dalle carni: in quaresima era proibito avere rapporti sessuali (ovviamente all’interno del matrimonio).

Il digiuno è importante per tutte le religioni monoteiste: i musulmani celebrano il mese del Ramadan e gli ebrei il Kippur.