Leggendo la replica da parte dei Giovani Italiani in Rete (GIR) all’articolo firmato da Gerardo Petta: “Comites e CGIE: una palla al piede”, si comprende che dietro la suddetta sigla ci siano coloro, presi di mira, giustamente, dall’autore del suddetto articolo. Infatti, Petta ha fotografato e descritto, in modo dettagliato e preciso, lo sperpero di milioni di Euro che costano questi due carrozzoni che rappresentano, solo in teoria, l’emigrazione italiana, come il COMITES e il CGIE.
In effetti, alle ultime elezioni del 2015 ha votato solo il 3% degli aventi diritto e i giovani, anche su questo punto sono d’accordo con Petta, non hanno né votato né conoscono questi Organismi.
A dir la verità, il vostro intervento sembra più un soliloquio in cui vi osannate e vi lodate, per aver partecipato a un evento in Italia, a Palermo, invitati proprio dai responsabili di COMITES e CGIE, i due organismi presieduti da decenni da soggetti, attaccati alla poltrona, senza preoccuparsi delle vere problematiche della comunità italiana che vive oltre confine.
In poche parole, di voi si potrebbe dire: Presenti a Palermo, assenti e sconosciuti a Zurigo e in Svizzera!
Siate onesti, baldi giovani, ma voi non conoscete per niente la storia dell’emigrazione di chi, come la sottoscritta, l’ha vissuta sulla propria pelle, giunta in questo paese negli anni ’60.
Vi siete schierati dalla parte sbagliata, dalla parte del potere di cui mirate a prenderne le redini. Purtroppo state assecondando persone che sono solo un danno per gli italiani all’estero.
Quindi se pensate di rappresentate il futuro, siamo messi proprio male!
Prima di fare accuse senza senso al consigliere del Comites di Zurigo, Gerardo Petta, che non ha bisogno di essere difeso dalla scrivente, in quanto sa tutelarsi egregiamente da solo, vi suggerisco di farvi un bagno di umiltà e di scendere dal piedistallo che vi siete costruiti con la vostra smisurata arroganza.
Essere collegati in Rete può essere anche utile, piacevole e divertente, ma la realtà della vita quotidiana, con tutte le sue difficoltà, è un’altra. Di conseguenza, ogni tanto spegnete lo smartphone e informartevi su quello che è successo e succede qui, in Svizzera, prima di parlare o scrivere a vanvera.
La sottoscritta, per vostra conoscenza, è una dei truffati del patronato INCA-CGIL di Zurigo, derubata dei risparmi pensionistici di una vita dal responsabile del sopra citato Ente di assistenza, che tra l’altro nel 2004 era membro del Comites di Zurigo, presieduto come adesso, per onor di cronaca, dal Sig. Luciano Alban.
Non aggiungo altro, perché cercate solo visibilità!
Massaro Pasqualina
CDF (Comitato Difesa Famiglie)
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