Secondo medicinale di AstraZeneca per il Covid

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha sottoscritto con AstraZeneca Svizzera un contratto per l’acquisto di circa 1200 dosi di tixagevimab/cilgavimab destinato alla prevenzione e al trattamento della COVID-19.

Si tratta del secondo contratto concluso con l’azienda farmaceutica per riservare questo medicamento. Il farmaco combinato consta dei due anticorpi tixagevimab e cilgavimab, e consente di proteggere le persone a rischio con un sistema immunitario indebolito da un decorso grave della COVID-19.

Da studi recenti è emerso che il medicamento in questione, originariamente impiegato soltanto per un uso preventivo, è efficace anche per il trattamento di persone già ammalate di COVID-19.

Per poter trattare anche queste ultime, la quantità di medicamento riservata è stata aumentata di conseguenza. Attualmente questo medicamento non è omologato, ma sulla base dell’ordinanza 3 COVID-19 può essere impiegato per il trattamento di pazienti affetti da COVID-19 già durante una procedura di omologazione in corso.

L’ordinanza 3 COVID-19 prevede alcune deroghe alla procedura di omologazione ordinaria purché il medicamento in questione permetta, secondo i dati disponibili, di prevenire e contrastare la COVID-19.

Gli anticorpi monoclonali sono prodotti mediante coltura cellulare e vengono iniettati nel paziente per neutralizzare il virus. Studi clinici mostrano che questi trattamenti offrono una protezione efficace contro le forme gravi della malattia.