La quarta serata di Sanremo 2025 è dedicata alle cover che si apre con Roberto Benigni, mattatore di nuovo sul palco dell’Ariston. Ad accompagnare Carlo Conti nel giorno dei duetti sono Geppi Cucciari con il suo show lungo tutta la durata dello spettacolo, e Mahmood, che incanta nel suo medley in rosso fuoco.
Ma incantano anche gli artisti sul palco tra commozione, magia, balli in platea e diverse standing ovation. E tra i protagonisti d’eccezione della serata ecco spuntare anche Topo Gigio. A vincere, alla fine, sono Giorgia e Annalisa con ‘Skyfall’ di Adele.
Benigni mattatore
“Non potete farmi regalo più bello”, dice Benigni che porta sul palco l’ironia su Sanremo e sulla politica, nonché un duetto con Carlo Conti sulle note dell’Inno del Corpo Sciolto.
Benigni affronta l’Ariston alla sua maniera, da mattatore: “Figurati se mi perdevo il tuo debutto a Sanremo. Il tuo primo festival da presentatore”. Conti ribatte: “Veramente ne ho fatti quattro”. “Vabbè, a parte gli altri tre, li ho visti tutti”. “Il festival è bellissimo – prosegue Benigni – tutti parlano solo del festival, hai bloccato l’Italia, dovresti fare il ministro dei trasporti”.
Poi aggiunge: “Non parliamo di politica, che la situazione è tesa. Ho incontrato Marcella Bella, le ho detto: ‘Bella, ciao’, è successo un casino. Per par condicio ho dovuto salutare i Neri per Caso”.
Benigni si complimenta con Conti per il ritmo del festival: “Sei un orologio svizzero, mica come i festival infiniti di Amadeus. Qui dietro ci stanno dei cantanti che ancora aspettano di entrare dall’anno scorso”.
Sanremo come un orologio svizzero
Poi passa all’ironia sui cantanti in gara: “Mi sono presentato a Tony Effe, gli ho detto: ‘sono Roberto B, sto andando da carlo C…’ E lui mi fa: ‘Prestame na’ collana’”, dice tra le risate della platea.
Per concludere, il grande apprezzamento per il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Benigni ricorda quando due anni fa a Sanremo parlò davanti a lui in occasione del 75mo anniversario della Costituzione: “Lui si commosse e si divertì. E vedere divertirsi e commuoversi il Presidente della Repubblica è una cosa che fa veramente una cosa dentro il corpo e l’anima, ti fa stare bene. Grazie Presidente». E bacio fu.
Modà e Renga
L’esibizione al Festival dei Modà insieme a Francesco Renga sulle note di ‘Angelo’ si conclude tra gli applausi del pubblico e con il bacio tra il frontman, Kekko, e Renga. Il motivo? Ovviamente per ottenere punti al Fantasanremo.
Niente gioielli per Tony Effe. Il rapper, in coppia con Noemi, si presenta sul palco dell’Ariston con un foulard dorato al posto della consueta collana. Al termine della performance un simpatico siparietto con Carlo Conti: il conduttore finge di controllare il foulard e Tony reagisce con un eloquente sopracciglio alzato e un sorriso, lasciando intendere di aver accettato, suo malgrado, la decisione dell’organizzazione.
E poi il momento del curioso e chiacchierato duetto tra Lucio Corsi e Topo Gigio sulle note di ‘Nel blu dipinto di blu’, un duo magico e dolcissimo che conquista l’applauso caloroso dell’Ariston. Poi ecco Rocco Hunt ad omaggiare Pino Daniele con ‘Yes, I know my way’ insieme a Clementino. E il cantante in gara si commuove.
Gianni Bella in platea
E c’è anche Gianni Bella in platea all’Ariston per assistere alla performance della sorella Marcella, impegnata nella serata delle cover con ‘L’emozione non ha voce’ di Adriano Celentano, accompagnata dai Twin Violins. Marcella dedica la canzone al fratello, grande cantautore e autore di tanti successi per la lei e altri artisti. Per Gianni è un ritorno in pubblico a 15 anni dall’ictus che ne ha condizionato gli ultimi anni. Si alza, al suo posto parla la sorella. “Per me è una grande emozione”, dice. E l’Ariston si unisce in una standing ovation.
Ecco il primo inciampo della serata, con la performance di Bresh e Cristiano De André viene funestata da un doppio problema tecnico. I due omaggiano Faber con ‘Creuza de ma’, ma quando, dopo l’incipit di Cristiano, Bresh inizia a cantare il suo microfono non funziona. L’esecuzione viene interrotta, il microfono cambiato. Si riparte. Ma dopo poco, il trasmettitore del microfono di Cristiano De André si stacca dai pantaloni e con lui il jack, per fortuna in un momento in cui non cantava.
Prima della chiusura della serata c’è Paolo Kessisoglu sul palco dell’Ariston in una veste inedita: canta insieme alla figlia Lunita Maria, 22 anni, un brano scritto insieme sul delicato tema del rapporto tra genitori e figli e, in particolare, del disagio in età adolescenziale.
Vincono Giorgia e Annalisa
Ad aggiudicarsi la serata sono Giorgia e Annalisa con ‘Skyfall’ di Adele. Al secondo posto Lucio Corsi e Topo Gigio con ‘Nel blu dipinto di blu’, sul terzo gradino del podio Fedez e Marco Masini con ‘Bella Stronza’.
Quarto posto per Olly e Goran Bregovic e la Wedding and Funeral Band con ‘Il Pescatore’ di Faber, quinti Brunosi Sas, Riccardo Sinigallia e Dimartino con ‘L’anno che verrà’ di Lucio Dalla, sesti Irama e Arisa con ‘Say something’, settimi Rocco Hunt e Clementino con ‘Yes, I know’ di Pino Daniele, ottavo posto per Elodie e Achille Lauro con ‘A mano a mano’/’Folle città’, noni Clara e Il Volo con ‘The sound of silence’, decimi The Kolors e Sal da Vinci con ‘Rossetto e caffè’.
Il voto per le cover è espresso da tutte le giurie (Sala stampa, tv e web e sala stampa radio) e il pubblico da casa tramite televoto. Ma il voto della serata non confluiscono nella classifica della gara per la vittoria del festival.