Giornate cruciali nel Parlamento italiano di questo fine aprile. Un intero pacchetto di oltre cento miliardi. E’ il decreto Cura Italia. La metà coperta con un ulteriore deficit. Il tutto in una situazione drammatica che vede il calo del Pil 15 per cento e un deficit che supera il 155 per cento del Pil.
Una trance di 45 miliardi destinati alle imprese, 22 miliardi per le gli ammortizzatori sociali, 20 miliardi per accelerare i pagamenti alle imprese, 26 miliardi per coprire le minori entrate di gettito fiscale nelle casse delle stato.
Nelle varie voci da finanziare, ci sono anche risorse, molto poche per la verità, destinate agli italiani all’estero. Sono in tutto 5 milioni di euro per l’anno 2020 ad integrazione delle misure per la tutela degli interessi italiani della e della sicurezza dei cittadini presenti all’estero in condizioni di emergenza.
Però, c’è un’altra voce importante è rappresentata dal sostegno da parte del Ministero degli Esteri e Istituto commercio estero-Agenzia italiana per l’internazionalizzazione delle imprese e del made in Italy con la realizzazione di showroom permanenti all’estero.
In questo progetto da 100 milioni di euro per la promozione del Sistema Italia all’estero intendono inserirsi le 79 Camere di Commercio che operano in ben 56 Paesi nel mondo e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero con i cento Comites istituiti in altrettante circoscrizioni consolari.