Con un calendario fitto di eventi, il 2022 sembra l’anno della ripartenza della musica dal vivo: dopo due anni di assenza, anche le popstar italiane tornano a riempire sale e piccoli locali del nostro Paese. A fare l’inizio è Pupo che torna in Svizzera. Arriva così al Palazzo dei Congressi di Lugano e al Volkshaus di Zurigo, l’amatissimo cantante Pupo, all’anagrafe Enzo Ghinazzi.
Lo spunto per le serate arriva dai 40 anni della canzone hit « Su di noi », una delle canzoni più significative del suo percorso artistico. Durante la serata Pupo eseguirà tutti i suoi pezzi più famosi che lo hanno reso celebre nel mondo. Il tour interrotto con molte date rimandate a causa della pandemia Covid-19, riprende proprio nel segno della ripartenza.
IL TOUR NEL SEGNO DELLA RIPARTENZA
Famoso per i suoi successoni a cavallo degli anni ’70 e ’80 (“Gelato al cioccolato“, “Firenze Santa Maria Novella“) l’artista toscano è una star apprezzata a livello mondiale e coglierà l’occasione per condividere sul palco luganese e quello di Zurigo i suoi più grandi successi.
Il primo dei due appuntamenti è previsto il 24 febbraio 2022 ore 20.45, al Palazzo dei Congressi di Lugano. La prevendita è attiva su www.biglietteria.ch.
Mentre la sera successiva, il 25 febbraio 2022, sempre alle ore 20.45, al Volkshaus di Zurigo. Prevendita: www.starticket.ch.
Nato a Ponticino l’11 settembre del 1955, Enzo Ghinazzi in arte Pupo è stato uno dei fenomeni commerciali della musica italiana negli anni tra il 1975 e il 1984, prima di reinventarsi come conduttore televisivo lasciando in secondo piano le canzoni. Nel suo decennio di successo, Pupo fu un abituale frequentatore delle classifiche, grazie anche alle aggressive azioni di marketing della sua etichetta, la Baby Records.
LA VERSATILITÀ DI ENZO GHINAZZI (PUPO)
Pupo è uno dei cantautori italiani che vanta la carriera più lunga, che recentemente ha dimostrato la sua versatilità mettendosi in mostra anche come opinionista al «Grande Fratello VIP». Negli anni abbiamo però avuto modo di apprezzarlo anche in altri programmi di successo, quali “Quelli che il calcio”, “La Fattoria”, “Affari Tuoi” e “Reazione a catena”, a conferma di come ami mettersi in gioco, pur continuando a dedicarsi alla musica, che resta ovviamente la sua grande passione.
Una delle fasi più felici sul piano artistico per lui sono gli anni ’80, anno in cui decide di prendere parte al Festival di Sanremo con «Su di noi». Nel 1983 e 1984 torna all’Ariston con “Cieli azzurri” e “Un grande amore”.
Il suo talento gli ha permesso di mettersi in mostra anche compositore per alcuni colleghi e amici: è lui a comporre “La vita è molto di più” nel 1986, interpretata in coppia con Fiordaliso, e la famosissima “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri.
Pupo è inoltre uno degli artisti più apprezzati anche all’estero, che ha avuto modo di esibirsi in cornici importantissime quali il Madison Square Garden di New York, il Maple Leaf Garden di Toronto, la Royal Albert Hall di Londra, l’Entertainment Center di Sidney e l’Olympia di Parigi. Memorabile il suo concerto in Canada a inizio degli anni ’90. L’evento è stato fonte di ispirazione per l’album “Enzo Ghinazzi 1”, dove è inserita “La mia preghiera”, portata in gara a Sanremo.
IL SUCCESSO NEL MONDO
Con un post pubblicato su Instagram, Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha fatto sapere pochi giorni fa di essere stato bandito dall’Ucraina, paese in cui gode di una certa popolarità, spiegando di essere stato inserito in una “lista nera” tra coloro la cui presenza è indesiderata all’interno dello Stato.
I motivi, come comunicato dall’artista toscano, che avrebbero spinto l’ex repubblica dell’Urss a bandire il cantante di “Gelato al cioccolato” sarebbero legati alla sua partecipazione al Festival russo della canzone di guerra a Jalta, in Crimea, lo scorso anno.
Ma Pupo, che è un combattente da sempre, ha risposto: “Peccato! Io comunque non mi fermerò. Continuerò a portare la mia musica in giro per il mondo. Dalla Russia all’Austria e ovunque mi sarà data la libertà di cantante le mie innocue canzoni. Per questo, il prossimo aprile, tornerò di nuovo in Crimea. Lo farò con convinzione e senza nessun timore”.
In Svizzera è da sempre benvenuto e lo aspettiamo.