Reddito di emergenza per italiani all’estero

schiavone_ibÈ stata una richiesta del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. E il governo lo ha accolto nel decreto rilancio approvato due giorni fa. Il diritto anche a chi rientra in Italia entro il 30 giugno dopo aver perso il lavoro all’estero nella crisi di emergenza sanitaria.

Gli italiani all’estero che rientrano in Italia entro il 30giugno a seguito della crisi prodotta dal coronavirus, potranno usufruire del reddito di emergenza Rem. 

Il Governo ha accolto la richiesta del Cgie, di estendere anche agli italiani iscritti all’Aire le misure introdotte ad hoc nel decreto rilancio.

Il dialogo con il Ministero del Mezzogiorno e della coesione territoriale – scrive il Segretario del Cgie Michele Schiavone – è stato esemplare perché è il riconoscimento del ruolo e delle responsabilità del CGIE nel rappresentare la ventunesima regione italiana residente oltre i confini nazionali.

Il reddito di emergenza è un sussidio che verrà erogato per un massimo di due mensilità che va dai 400 euro agli 800 euro mensili, in base al numero dei componenti familiari, per due mesi.

Per accedere sono necessari i seguenti requisiti: residenza in Italia, reddito familiare inferiore al Rem spettante, patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10mila (accresciuto di euro 5.000 per ogni componente, fino ad un massimo di 25mila euro), e Isee inferiore a 15mila euro. Le domande devono essere presentate all’Inps entro la fine di giugno di quest’anno. La dote prevista è di circa 1 miliardo.