Il prodotto interno lordo (PIL) della Svizzera è aumentato dello 0,7% ai prezzi dell’anno precedente. Il rallentamento della crescita (+3,0% nel 2022) è da ricondurre alla normalizzazione che ha fatto seguito alla pandemia di COVID-19. Il difficile contesto internazionale ha inoltre pesato sulla domanda estera.
Il reddito nazionale lordo (RNL) a prezzi correnti ha registrato una progressione dell’1,2% in seguito a una leggera contrazione del saldo della bilancia dei redditi con l’estero.
Dopo due anni di forte crescita, l’eccedenza della bilancia commerciale è diminuita, soprattutto a causa dell’aumento delle importazioni di servizi (+8,7) e del calo di tali esportazioni (-2,8%).
Le esportazioni di beni, escluso l’oro non monetario, sono invece aumentate in modo più netto (+2,4%) rispetto alle importazioni (+1,9%). I prodotti farmaceutici e il commercio di transito hanno contribuito positivamente alla crescita delle esportazioni di beni. Le importazioni di metalli, da parte loro, sono diminuite, mentre le importazioni di veicoli sono notevolmente aumentate.
Queste prime stime relative al 2023 effettuate dall’Ufficio federale di statistica (UST) sono accompagnate da una revisione della crescita del PIL nel 2021 e nel 2022 ai prezzi dell’anno precedente, passata rispettivamente al 5,6% contro il 5,4% stimato in precedenza e al 3,0% contro il 2,6%.