L`idea è iniziata nei primi giorni di pandemia. Io mi facevo mille pensieri e avendo parenti in Italia, ero venuto a sapere che non potevano uscire di casa. (video)
Chiamavo spesso mia nonna per sapere come stava e soffrivo pensando a quello che poteva succedere. Improvvisamente iniziai a canticchiare il ritornello di questa canzone facendo esaurire mia moglie, ma quando sentii mio figlio di 3 anni cantare la canzone decisi di scrivere un testo. Scrollando sui social vidi una foto di un infermiera che si era addormentata sulla scrivania dopo ore e ore di lavoro e che era diventata virale.
L’IDEA DI UNA CANZONE PLURILINGUE
Quella foto piena di emozioni mi ha dato la spinta per scrivere, ma soprattutto mi sentivo in obbligo di ringraziare le persone che rischiano la loro vita per salvare il prossimo. Dopo aver scritto la prima strofa mi sono chiesto se al posto di farla tutta in italiano magari sarebbe stato bello farla in diverse lingue. Così ho chiamato la mia amica Giusy Voltolina che ha tradotto e adattato il testo in tedesco, francese e inglese.
Discutendo con un amica di fare un progetto a distanza, lei mi rispose che sarebbe stato impossibile perché non tutti hanno uno studio di registrazione. Io ribadii che forse sarebbe bastato registrare con un cellulare e io avrei poi provato con effetti speciali a metterla a posto. Non volevo fare una canzone high tech e a scopo di lucro, ma soltanto diffondere il messaggio in rete. Così mi sono messo al lavoro e ho cominciato a fare la musica. Non appena fatta la bozza gli ho mandato la base e dopo un pò lei mi ha mandato il primo video.
TANTI ARTISTI INTERNAZIONALI
È stata veramente una missione elaborare le voci registrate con il cellulare, però mi è bastato per capire che l`idea era fattibile. In quella settimana il mio datore di lavoro mi ha comunicato che dovevo lavorare da casa e solo al 50%, perciò avevo tempo a disposizione per fare musica.
Così invece di abbattermi e rinchiudermi in me stesso, ho iniziato a chiedere ad amici artisti di tutto il mondo, se avrebbero avuto voglia di partecipare a questo progetto. La prima cantante è stata Dagmar Trevisan (Italia), poi Giusy e Gianluca Voltolina (Svizzera), Anny Ly (Svizzera), Bella- C (Svizzera), Don Max (Svizzera), Christian La Cava (Svizzera), Markèta Amerighi (Repubblica Ceca).
UN GRAZIE AL PERSONALE SANITARIO
Passo dopo passo il pezzo prendeva forma e Marc Glaser (Svizzera) gli ha dato il tocco finale con la tastiera registrata in studio da Thomas Vogt.
Alla fine Bruno Schackemy (Svizzera) mi ha aiutato a finire la produzione facendo anche il mix e mastering. Nel frattempo io facevo il videoclip. Voglio ringraziare con tutto il cuore tutti gli artisti che hanno partecipato a questo progetto con il loro talento e il loro grande spirito di solidarietà. Grazie a tutti gli infermieri, i dottori e i volontari che ci stanno aiutando in questa pandemia. GRAZIE di esistere.
Lino Lavista
