Prova di voto elettronico per gli italiani all’estero!

votoIl 13 e 14 dicembre 2023 al Ministero dell’Interno prima simulazione di voto online. La prova coinvolgerà gli italiani residenti all’estero in alcune circoscrizioni consolari di Paesi dell’Unione Europea: Londra, Monaco di Baviera, Charleroi e Stoccolma.

Il 13 e 14 dicembre 2023 il Ministero dell’Interno realizzerà la prima simulazione di voto online per consultazioni elettorali. L’iniziativa, non collegata ad alcun evento elettorale reale, coinvolgerà gli italiani residenti all’estero in alcune circoscrizioni consolari di Paesi dell’Unione Europea: Londra, Monaco di Baviera, Charleroi e Stoccolma.

In particolare, le varie fasi del voto elettronico – autenticazione dell’elettore, votazione e raccolta dei risultati dello scrutinio – saranno gestite da una apposita piattaforma web, denominata “Portale E-vote”, realizzata dal Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Viminale in collaborazione con tutte le altre Amministrazioni interessate: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, AGID – Agenzia per l’Italia Digitale, ACN – Agenzia per la Cybersicurezza, Ministero della Giustizia – Corte d’Appello di Roma.

Alla piattaforma potranno accedere gli iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) e i cittadini italiani temporaneamente presenti (per motivi di lavoro, studio o cure mediche) nelle circoscrizioni consolari coinvolte nella simulazione, che siano in possesso di una identità digitale (CIE, SPID, CNS).
Gli elettori interessati dalla simulazione saranno informati sulla loro possibilità di esprimere online il proprio voto attraverso una campagna di comunicazione realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con avvisi trasmessi in posta elettronica e per il tramite degli enti rappresentativi delle comunità degli italiani residenti (Comites).

L’innovativa procedura, spiega infine il Viminale, verrà testata in modo graduale e progressivo per verificarne le modalità di funzionamento, l’impatto sul corpo elettorale e i conseguenti riflessi economici ed organizzativi.