Il numero di studenti delle scuole universitarie svizzere è triplicato dal 2000, passando dagli 85.940 del 1990/91 a 258.076 dell’anno accademico 2019/20.
A contribuire notevolmente a questo incremento sono stati lo sviluppo delle SUP (Scuole universitarie professionali) e la creazione delle ASP (Alte scuole pedagogiche).
Nel corso di questi ultimi anni è aumentata anche la percentuale di donne e di studenti stranieri, in particolare di quelli scolarizzati all’estero. In trent’anni la loro percentuale è quasi raddoppiata, dal 13.1 per cento è cresciuta al 25.9 per cento. Complessivamente, con i giovani stranieri cresciuti in Svizzera, sono quasi un terzo del totale.
Come mai questo aumento? La ricetta è la semplicità per l’ammissione e i costi bassi d’iscrizione. Per esempio il Politecnico federale di Zurigo chiede circa 1’500 franchi all’anno.
Per poter studiare in Svizzera è necessaria una dichiarazione di ammissione da parte della scuola universitaria scelta. Dopo a seconda della nazionalità, rivolgersi alle autorità cantonali competenti per richiedere un permesso di domicilio o alla rappresentanza svizzera nel Paese di origine per richiedere un visto garantendo la sostenibilità economica. Quasi tutte accettano anche candidature online.
Vi sono alcune differenze per gli studenti dell’UE/AELS e quelli extra. La maggior parte di essi arriva da Germania, Francia e Italia. (Link)