Pièce teatrale a Rüti e Zurigo dedicata a Saman Abbas!

biancaIspirato da storie, leggende, racconti. Con Carmela Buffa Calleo. Venerdì otto ottobre e sabato 9 ottobre a Zurigo. Dedicato a Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa da Novellara dopo il rifiuto di un matrimonio combinato.

Iniziativa culturale nel Cantone di Zurigo grazie al contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ne ha permesso la rappresentazione in Svizzera.

Ecco in scena Bianca, una piece ispirata da storie, leggende, racconti. Con Carmela Buffa Calleo e la regia di Uccio di Maggio.  Lo spettacolo teatrale sarà portato venerdì 8 ottobre a Rueti (Loevensaal, Dorfstrasse, ore 20.00) e sabato 9 ottobre a Zurigo (Karl der Grosse, Kirgasse 14, ore 20.30).

La storia delle donne di Navarra, la regina Bianca e l’omonima figlia avuta in seconde nozze al suo rientro dalla Sicilia, dove aveva regnato insieme al consorte Re Martino il Giovane dal 1402 al 1409, va ben oltre al suo tempo.

In questa scrittura drammaturgica la loro storia subisce quella inevitabile stratificazione di significati che la rende altra e diversa nella sua decontestualizzazione dalla storia originaria, assumendo nuovi aspetti tematici che la proiettano in un tempo nuovo.

Il nostro tempo.
Bianca nostra contemporanea ci consegna la narrazione di una storia contemporanea, seppur in un codice linguistico che, nel monologo di apertura della Regina madre, fa eco a una ibrida miscela di antiche lingue, il latino, il siciliano tardo medievale e il castigliano.

Una storia contemporanea di violenza, la violenza dei matrimoni combinati forzati, la violenza di genere e dell’abuso di potere dell’uomo sulla donna.

Nella mise en scène della scrittura drammaturgica la scelta delle tracce sonore è ricaduta deliberatamente su un’altra donna, Julia Kent, violoncellista e compositrice canadese contemporanea, che con il suo violoncello dà voce a un incorporeo e decadente lamento sonoro narrativo che si amplifica e si interseca con precisa soluzione di continuità alla narrazione drammaturgica, facendo emergere un complesso reticolato emotivo, definibile per la sua articolazione, «femminile» a tutto tondo.

Gli organizzatori esprimono la gratitudine per il prezioso sostegno a: Istituto Italiano di Cultura di Zurigo; COMITES Zurigo; Kultur Kommission Rüti; Associazione CHORA; Agenzia C &C Winterthur.