Negli ultimi anni, la Svizzera ha visto un aumento significativo del fenomeno migratorio italiano. Questo incremento ha portato a una crescita del numero di iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero).
L’iscrizione all’AIRE è un passaggio obbligatorio per gli italiani che risiedono all’estero per più di dodici mesi, permettendo loro di accedere a vari servizi consolari, come il rinnovo del passaporto, la registrazione degli atti di stato civile, e altre pratiche burocratiche.
Ritardi nell’erogazione dei servizi consolari
Di fronte all’aumento della popolazione italiana residente in Svizzera, il numero di addetti nei Consolati è rimasto invariato o è cresciuto in misura insufficiente. Questa discrepanza tra la domanda di servizi e le risorse disponibili ha portato a ritardi e difficoltà nell’erogazione dei servizi consolari. I Consolati sono spesso sotto pressione per gestire un volume di richieste che supera le loro capacità operative.
Durante l’ultima giornata di lavori dell’assemblea plenaria del CGIE, tenutasi la scorsa settimana presso la Farnesina, è stato presentato e approvato all’unanimità un ordine del giorno che ha evidenziato i problemi relativi ai servizi consolari.
Ordine del giorno del Cgie
Con tale iniziativa si è voluto sollecitare l’amministrazione a definire al più presto un piano di stabilizzazione del personale a contratto determinato, per sopperire alla carenza di organico nei Consolati. Attualmente, molti Consolati impiegano personale a contratto determinato per far fronte alla domanda.
Tuttavia, la mancanza di stabilizzazione di questo personale comporta un elevato turnover e una perdita di competenze e continuità nei servizi offerti. La stabilizzazione del personale a contratto determinato è vista come una soluzione fondamentale per garantire un servizio più efficiente e continuo. È stato anche sottolineato che è cruciale mantenere un rapporto omogeneo tra il numero di impiegati nei Consolati e il numero di utenti serviti in tutta la Svizzera. Questo significa che la distribuzione del personale deve essere equa e proporzionata alla popolazione italiana residente nelle diverse aree del paese. Una gestione equilibrata delle risorse umane permette di evitare sovraccarichi in alcuni Consolati e garantisce un livello uniforme di servizio per tutti gli utenti.
Il miglioramento dei servizi consolari richiede un approccio integrato che affronti la carenza di personale, garantisca la stabilizzazione dei contratti a termine, e assicuri una gestione equa e conforme alle normative locali delle risorse umane. Solo attraverso una pianificazione strategica e un impegno concreto si potrà garantire un servizio efficiente e di qualità per la comunità italiana residente in Svizzera!
Barbara Sorce, Consigliere CGIE – Svizzera | Documento