Il 31 gennaio 2023, l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE) ha definito problematica la situazione dell’approvvigionamento di medicamenti d’importanza vitale. L’AEP ritiene che il peggioramento della situazione sia dovuto soprattutto alle ragioni riportate di seguito.
Penuria di antibiotici
La penuria di antibiotici a livello internazionale, causata dalla pandemia di COVID-19 e dalle strozzature nella produzione dei principi attivi dovute ai lockdown, soprattutto in Cina. Questo problema di dimensioni globali e l’attuale ondata di contagi, diffusa e prolungata, fanno sì che anche in Svizzera l’offerta non sia più un grado di coprire la domanda.
I problemi di approvvigionamento che, a differenza degli scorsi anni, riguardano sempre più spesso le formulazioni orali e quindi il settore ambulatoriale (farmacie, studi medici e cure a domicilio) e non solo gli ospedali.
Costante peggioramento dal 2019
Dopo aver subìto una contrazione nei due anni di pandemia, nel 2022 il numero di segnalazioni sulla Piattaforma farmaci è aumentato di circa il 9 per cento rispetto al 2019. Nel 2022 è stata presentata una cifra record di più di 150 richieste di ricorso alle scorte obbligatorie. In circa 120 casi, il mercato ha potuto essere rifornito con beni provenienti dalle scorte obbligatorie. Il numero crescente di farmaci ritirati dal mercato complica inoltre la loro sostituzione. A essere sempre più colpiti sono i prodotti soggetti a monopolio.
L’AEP istituisce una task force
Come misure a breve termine è stata istituita la task force agenti terapeutici, che ha già cominciato i lavori sotto la guida del Delegato all’Approvvigionamento economico del Paese concentrandosi sulla ricerca di misure rapide ed efficaci. Si tratta di trovare una soluzione a singoli problemi di approvvigionamento e di ristabilire una situazione di distensione.