Perché è utile il test epatite C per italiani over 60?

Il prossimo evento informativo si terrà a Zurigo nella sala teatro della Parrocchia Don Bosco, Feldstrasse 109, 8004 Zurigo, il 23 maggio alle ore 15.00.

Secondo l’Ufficio federale di notifica delle malattie infettive, gli emigrati italiani (60+) sarebbero colpiti quasi 4 volte più frequentemente dall’epatite C rispetto al resto della popolazione svizzera.

Il virus dell’epatite C colpisce il fegato e può insediarsi nell’organo per molto tempo senza dare sintomi evidenti. Se non guarisce spontaneamente, dopo sei mesi l’epatite C diventa cronica e può gravemente danneggiare il fegato e addirittura portare al tumore del fegato.

Per evitare ciò è utile fare almeno una volta nella vita il test dell’epatite C. In caso di risultato positivo esiste una cura farmacologica molto efficace e praticamente priva di effetti collaterali.

L’associazione Epatite Svizzera che si è prefissata l’obbiettivo di eliminare entro il 2030 le epatiti virali in Svizzera, nel 2020 ha creato un progetto portabandiera denominato ‘Bel Paese’ dedicato agli emigrati italiani di prima generazione. Inoltre dal 2022, si reca presso le organizzazioni italiane presenti sul territorio per informare le presone a riguardo e sensibilizzarle affinché si rechino dal medico di famiglia per fare il test dell’HCV.

Gli eventi informativi sono presentati da Erminia Gagliotta, coordinatrice del progetto Bel Paese dell’associazione Epatite Svizzera e dalla dott.ssa Claudia Bernardini, specialista in malattie infettive dell’istituto di medicina per le dipendenze arud.

Il prossimo evento si terrà a Zurigo nella sala teatro della Parrocchia Don Bosco, Feldstrasse 109, 8004 Zurigo, il 23 maggio alle ore 15.00.

L’associazione Epatite Svizzera insieme alla Parrocchia Don Bosco invitano a partecipare numerosi. L’ingresso è gratuito.

Contatto: erminia.gagliotta@epatite-svizzera.ch | Per maggiori informazioni: www.bel-paese.ch

Appello: Al fine di sensibilizzare la popolazione italiana presente in Svizzera sull’argomento stiamo cercando delle persone (60+) guarite dall’epatite C disposte a raccontare la loro storia e a contribuire così all’eliminazione delle epatiti virali che l’associazione si è prefissata come obiettivo da raggiungere entro il 2030.