La Svizzera partecipa con la forza della politica e delle istituzioni alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il Governo ha deciso di illuminare di arancione Palazzo federale a Berna.
Questa iniziativa ha una portata nazionale e internazionale. In diverse Città svizzere, tra cui Basilea, Berna, Coira, Ginevra, Losanna e Zurigo, gli edifici pubblici saranno illuminati di arancione. All’iniziativa aderiranno anche le ambasciate in Svizzera, in particolare quelle di Belgio, Canada, Israele, Slovacchia, Spagna e Svezia, e la Delegazione dell’Unione europea a Berna.
La lotta alla violenza contro le donne costituisce una priorità per la Svizzera, sia a livello nazionale che internazionale. La violenza domestica e la violenza contro le donne rappresentano un problema particolarmente grave.
Nel 2019 la polizia ha registrato quasi 20.000 reati di violenza domestica. Ogni anno i reati di violenza crescono del dieci per cento. Secondo le statistiche federali, ogni due settimane una persona muore a causa della violenza domestica, in media 25 l’anno. E ben due terzi degli omicidi sono donne le vittime.
A livello internazionale, stando all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la casa è il luogo più pericoloso per le donne. Ogni anno oltre 50 mila donne vengono uccise a livello mondiale.
Oggi, 25 novembre, la Svizzera dà inizio ad una campagna di 16 giorni che si concluderà il 10 dicembre con la Giornata internazionale dei diritti umani.
Il motto delle Nazioni Unite per il 2020 è «Colora d’arancione il mondo: finanzia, rispondi, previeni, raccogli!». La campagna di quest’anno costituisce inoltre un contributo all’attuazione dell’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e rientra nel contesto del 25° anniversario della Quarta conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne.