Gli italiani all’estero oggi terminano di votare per corrispondenza il Referendum costituzionale che reca “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.
In particolare i membri della Camera dei Deputati passerebbero dai 630 attuali a 400, mentre i senatori scenderebbero dai 315 attuali a 200. Chi vota sì è favorevole alla riduzione e chi vota no è contrario.
Trattandosi di un referendum confermativo costituzionale non è richiesto alcun quorum, pertanto la consultazione sarà valida indipendentemente dal numero dei votanti.
Complessivamente il corpo elettorale è di 46.641.856 così suddiviso: 22.488.210 maschi e 24.153.646 femmine. Di essi, gli elettori e le elettrici italiani residenti all’estero sono 4.616.344, come la grande regione italiana Campania, che ne conta 4.992.234, e superiore a Puglia e Veneto.
Ma molti di loro non hanno potuto votare perché in numerosi paesi non è permesso il voto per corrispondenza e altri perché il Covid paralizza paesi di grande presenza italiana, come il Brasile e l’Argentina per esempio.
In tutte queste aree i consolati italiani non lavorano a pieno regime o sono rimasti chiusi per molte settimane dove sono stati registrati dipendenti positivi. E’ avvenuto a Buenos Aires, Maracaibo, ma anche in Europa come a Nizza rimasto chiuso al pubblico fino al 28 agosto per un caso di Covid in Consolato.
Per il risultato del voto bisognerà attendere la sera del 21 settembre dopo che tutti gli italiani in patria hanno terminato di votare.