Ottima ripresa del turismo estivo in Italia

conferenza_turismoI primi nove mesi dell’anno sono stati condizionati dalla pandemia. La flessione è di 40 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019. Il 2021 si chiuderà con una crescita limitata al +2%. Nella foto: Il 13 ottobre al padiglione ENIT della manifestazione TTG Travel Experience 2021 di Rimini sono intervenuti il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il Presidente dell’ENIT Giorgio Palmucci e il Presidente di ISNART Roberto Di Vincenzo.

Secondo i dati dell’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio italiane, elaborati da ISNART-UNIONCAMERE, i buoni risultati del periodo estivo non compensano le perdite subite da tutta la filiera del turismo a causa del sostanziale blocco delle attività di tutta la prima parte dell’anno.

I primi nove mesi hanno infatti registrato una flessione di 40 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019 e il 2021 si chiuderà con una crescita limitata al +2%.

L’estate 2021 è stata ancora notevolmente condizionata dagli effetti della pandemia sulle scelte di viaggio e turismo, con decisioni di vacanza concretizzatesi sempre più a ridosso delle partenze. Nel complesso la stagione ha fatto segnare un recupero significativo con un incremento medio dei pernottamenti di circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Significativo, all’interno del dato stagionale, l’andamento di giugno e luglio che ha fatto registrare una crescita molto sostenuta (+40%), per poi stabilizzarsi nel mese di agosto (+22%) e segnare una crescita più contenuta in settembre (+6%).

La domanda turistica è stata ben superiore a quella media nazionale in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno (Sicilia e Sardegna +39%; Calabria, Puglia e Campania intorno al +33%) e in alcune aree del settentrione (Veneto e Lombardia hanno fatto registrare una crescita media del 37%).

La ripresa è risultata più contenuta nelle aree a maggiore densità di città d’arte (Lazio e Toscana), mentre il Veneto, potendosi avvantaggiare di una offerta più ampia e variegata, ha mostrato una dinamica superiore a quella media del Paese. Buoni sono stati i risultati anche di alcune regioni centrali come Umbria, Marche e Abruzzo che hanno contato su un rafforzamento notevole del turismo interno e di prossimità.