Parole dure nell’Aula della Camera dei Deputati dell’on. Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo PD, durante le dichiarazioni di voto finali sulla revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero.
“Questo è il governo più avverso nei confronti degli italiani all’estero nella storia repubblicana, e la legge approvata oggi ne è un’ulteriore conferma. Siamo di fronte al secondo atto di un percorso che abbiamo già fortemente contrastato nell’ambito della legge sulla cittadinanza”.
TAGLI E NEGAZIONI DI DIRITTI
“In questa legislatura l’esecutivo ha operato tagli ai finanziamenti, sospeso l’adeguamento degli assegni pensionistici esteri, annullato le agevolazioni per chi decide di rientrare in patria e approvato una normativa sulla cittadinanza che rischia di recidere i legami con le nostre comunità sparse nel mondo”.
Riteniamo sconcertante – ha aggiunto – che questo governo neghi diritti a chi ha profonde radici italiane, per poi concederli facilmente a soggetti vicini politicamente. In commissione ci siamo impegnati a fondo per migliorare il testo attraverso una serie di proposte emendative, alcune delle quali sono state accolte, come la riduzione dei tempi per la definizione delle pratiche da 48 a 36 mesi, l’obbligo di confronto sindacale per la ridefinizione dei contratti del personale e l’emissione della CIE nei comuni italiani a partire dal 1° giugno 2026, mentre molte altre sono state purtroppo respinte”.
TANTE MISURE CHE DANNEGGIANO I CITTADINI
“La legge sulla revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero non solo non risolve le criticità esistenti, ma finisce per esasperarle e amplificarle, come spesso accade, con i provvedimenti votati da questa maggioranza.
Il ritorno alla modulistica cartacea, le difficoltà operative riscontrate nei consolati e la volontà di affidare ai privati la gestione dei servizi consolari sono scelte che hanno il solo scopo di danneggiare i cittadini, non di aiutarli.
Il Partito Democratico – ha concluso Ricciardi – continuerà a battersi per la tutela dei diritti degli italiani nel mondo, un patrimonio umano prezioso da difendere e valorizzare, e non da penalizzare”.

