La Regione Abruzzo è diventata la terra di conquista elettorale. Dopo lo smacco politico del centro destra, guidato dal premier Giorgia Meloni, in Sardegna, oggi è il turno dell’Abruzzo. Due i candidati in corsa per la presidenza: l’uscente di Fratelli d’Italia Marco Marsiglio e lo sfidante Luciano D’Amico, che guida il vasto schieramento che va dal Pd a Renzi fino ai 5Stelle, Verdi e Sinistra.
L’esito è incerto. Le previsioni parlano di 50 e 50. Se fino a due mesi fa sembrava scontata la vittoria del centro destra, dopo la sconfitta in Sardegna è cambiato lo scenario. La rimonta dell’ex rettore dell’Università di Teramo ed economista, Luciano D’Amico, è arrivata inaspettata e ha colto di sorpresa sia Salvini che Meloni.
Questo voto abruzzese ha catalizzato l’attenzione dei grandi media nazionali e dell’opinione pubblica italiana. Una piccola regione di poco più di un milione di abitanti (1,3 milioni), a cavallo tra il sud e il centro Italia, al centro della grande battaglia politica in vista delle elezioni europee di giugno per il Parlamento europeo.