Oggi per i musulmani inizia il Ramadan

Quest'anno il Ramadan in Svizzera e in Italia, come del resto dell’Europa, inizia oggi, 13 aprile, e durerà fino al 12 maggio 2021, seguito dalle festività islamiche di Eid al Fitr. I Paesi alle prese con misure restrittive per evitare focolai Covid.

Si stima che i musulmani in Svizzera costituiscano circa il 5% della popolazione totale, circa 400.000 persone. Siamo nella media europea, poiché complessivamente in Europa sono circa 25,7 milioni: il 4,9% di una popolazione di oltre 740 milioni di persone. Abbiamo in Francia (5,7 milioni, l’8,8% della popolazione) e Germania (circa 4,9 milioni, il 5,5% dei residenti). Anche in Italia siamo nella con 2,8 milioni di islamici, pari al 4,8% della popolazione.

Per loro oggi inizia il Ramadan nel rispetto delle norme anti-covid. Di che si tratta? Il mese di preghiera e digiuno osservato ogni anno dai fedeli di religione islamica. A causa della pandemia da coronavirus, diversi Paesi hanno studiato misure per evitare che le tradizionali celebrazioni collettive diventino focolai.

Nel calendario islamico -Hijiri- il Ramadan cade nel nono mese dell’anno ed è quello in cui si celebra la prima rivelazione del Corano a Maometto, avvenuta 1442 anni fa. Durante il periodo di digiuno dall’alba al tramonto, i musulmani non mangiano, non bevono, non praticano attività sessuale e non fumano.

Lo scopo è quello di raggiungere la “taqwa”, la coscienza di Dio. Il digiuno è uno dei cinque pilastri dell’Islam, insieme alla testimonianza di Fede, la preghiera quotidiana, il pellegrinaggio alla Mecca e l’elemosina. Alla fine di ogni Ramadan, si celebra la “Festa della Rottura”, che segna l’inizio di un nuovo mese lunare, il Shawwal.

In occasione dell’avvio del mese sacro del Ramadan, l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, invita a riconoscere un sostegno maggiore ai milioni di rifugiati e sfollati interni colpiti più duramente dalla pandemia di COVID-19.

I musulmani sono composti da diverse culture e tradizioni, si dedicano così al Ramadan rispettando le loro rispettive usanze. I musulmani di origine turca e balcanica tendono a trascorrere il loro iftar (rottura del digiuno) a casa tra famiglie e parenti, mentre quelli di origini arabe, africane e asiatiche tendono a favorire i loro pasti iftar in comune nelle moschee o nei centri islamici.