Ottantasette anni fa a Berlino il Palazzo del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, andò a fuoco. Un evento ricordato in tutti i libri di storia come l’inizio dell’ascesa di Hitler al potere.
Un incendio doloso per il quale furono incolpati i comunisti, a cominciare dal giovane olandese Van der Lubbe trovato mezzo nudo nei pressi dell’edificio a fuoco.
Alle elezioni tedesche del 5 marzo 1933, qualche giorno dopo l’incendio, i nazisti stravinsero con il 44%. Il 24 marzo il Parlamento diede il via libera al Decreto dei pieni poteri e consegnò la Germania a Hitler.
Il 27 febbraio è un anniversario cupo che va ricordato per non dimenticare la tragedia che causò all’intera umanità nei 12 anni successivi: violenza, campi di sterminio e guerre. Una follia collettiva.
Il processo a Van der Lubbe si svolse a Lipsia e terminò con la condanna a morte: fu decapitato nel gennaio del 1934.