Risale al 16 marzo l’emergenza scattata in Svizzera. Da allora il Consiglio federale ha imposto un blocco parziale. Fino a ieri erano 29.061 i casi di coronavirus con 1.337 decessi.
Da oggi il Paese riapre lentamente a tappe. Possono ricominciare parrucchieri, estetisti, negozi di ferramenta, negozi di fiori e garden center. Prerequisito: rispetto delle misure. E gli ospedali possono eseguire nuovamente tutti gli interventi.
Le scuole dell’obbligo e i negozi dovrebbero essere in grado di riaprire dall’11 maggio. Le scuole medie, scuole professionali e università, nonché musei, giardini zoologici e biblioteche dovrebbero essere nuovamente aperte dall’8 giugno. Il Consiglio federale non ha presentato un calendario per il settore della ristorazione.
Per quanto riguarda le mascherine, non ci sono regole generali. Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport ha fatto arrivare a Flawil (San Gallo) il 22 aprile scorso, da Shanghai, due linee di produzione di maschere FFP2.
Le macchine a pieno regime dalla metà di maggio produrranno fino a 100’000 mascherine al giorno. Le due macchine sono state finanziate congiuntamente dalla Confederazione e dal Cantone di Zurigo, che hanno speso 800’000 franchi ciascuno.