Non è stato un incontro risolutivo tra il Presidente della Confederazione Elvetica Guy Parmelin e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La riunione del 23 aprile era stata programmata da molto tempo per aggiornare lo stato delle trattative sull’accordo quadro istituzionale iniziate nel lontano 2014. Un’intesa fu raggiunta nell’autunno del 2018. Successivamente il Governo avviò la consultazione trovando molte critiche dalle forze politiche sia di destra che di sinistra.
Tre sono i dossier da chiudere per fare un passo avanti allo stallo: protezione dei salari, direttiva sulla cittadinanza europea e aiuti statali. Per gli aiuti di stato si intravede la soluzione, non per la cittadinanza europea che permetterebbe l’accesso ai lavoratori Ue al sistema sociale elvetico, e la protezione dei salari, per la quale i sindacati non hanno la minima intenzione di cedere.
La Svizzera naturalmente dovrà decidere nei prossimi mesi cosa fare per evitare di uscire dall’Accordo Ue-Svizzera e non fare come l’Inghilterra di Boris Johnson. Il negoziato pur molto difficile dovrà chiudersi con un nuovo Accordo bilaterale.