Occorre essere uniti ed indurre il cambiamento

Ogni anno, il 25 novembre, celebriamo la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, una data che ci invita a riflettere sulle sfide ancora aperte nella lotta per la parità di genere e la protezione dei diritti umani fondamentali.

Occorre mantenere alta l’attenzione su un fenomeno che continua a colpire milioni di donne nel mondo, incluse molte italiane che vivono all’estero.

La violenza di genere non conosce confini geografici, sociali o culturali. È un problema sistemico che assume diverse forme: dalla violenza domestica agli abusi sul posto di lavoro, dalla discriminazione economica allo sfruttamento sessuale. Le donne italiane all’estero, spesso lontane dai loro riferimenti familiari e sociali, possono trovarsi in situazioni di maggiore vulnerabilità, aggravate dall’isolamento linguistico e culturale.

Abbiamo il dovere di promuovere politiche e iniziative che rafforzino il supporto alle donne italiane all’estero. Questo potrebbe includere:
• Potenziamento delle reti di supporto: È cruciale creare punti di riferimento locali, come centri antiviolenza e sportelli di ascolto, che possano fornire supporto legale, psicologico e sociale.
• Informazione e sensibilizzazione: Organizzare eventi, campagne e corsi di formazione per educare le comunità sulla parità di genere e sul riconoscimento dei segnali di violenza.
• Collaborazione con le autorità locali: Lavorare a stretto contatto con i governi e le ONG locali per garantire che le donne italiane possano accedere ai servizi di protezione e giustizia.
• Sostegno economico e lavorativo: Incentivare progetti che aiutino le donne a raggiungere l’indipendenza economica, riducendo così la loro vulnerabilità a situazioni di abuso.

Il 25 novembre deve essere più di una giornata di commemorazione: deve diventare un’occasione per ribadire il nostro impegno a costruire un futuro libero dalla violenza. È un momento per ascoltare le storie di chi ha sofferto, ma anche per celebrare il coraggio di chi è riuscito a rialzarsi e per riconoscere il valore di tutte le donne che, ogni giorno, lottano per i propri diritti.

Lavorando insieme – come istituzioni, comunità e cittadini – possiamo trasformare questa data in un simbolo di speranza e cambiamento. Invito tutte e tutti a unirsi a questo impegno, ricordando che il rispetto e la dignità delle donne sono una battaglia che riguarda l’intera umanità.

* Barbara Sorce, Consigliere CGIE