In Svizzera pur con un inverno apparentemente freddo con neve e gelo, il 2020 è stato altrettanto caldo del precedente anno record 2018. La temperatura annuale nel 2020 è aumentata nella maggior parte della Svizzera di 1,4-1,6 ° C al di sopra della norma 1981-2010.
Sul versante sud delle Alpi e in Engadina i valori erano da 1,0 a 1,4 ° C, nelle Alpi regionali da 1,7 a 1,9 ° C al di sopra della norma. La media nazionale risulta in una temperatura annua di 1,5 ° C sopra la norma e quindi il valore più alto dall’inizio delle misurazioni nel 1864.
Tutti dati che confermano la ricerca dell’Eth Zurigo sui ghiacciai nelle Alpi europee. In uno scenario di riscaldamento limitato, i ghiacciai perderebbero circa due terzi del loro volume di ghiaccio attuale, mentre in caso di forte riscaldamento le Alpi sarebbero per lo più libere dai ghiacci entro il 2100. I risultati sono stati presentati nell’aprile scorso all’Assemblea generale dell’EGU 2019 a Vienna, Austria. Dopo il 2050 la situazione dei ghiacciai dipenderà fortemente da come si evolverà il clima.
Cosa succederà? Poiché i ghiacciai sono una parte importante dell’ecosistema, si altererebbe il paesaggio e l’economia della regione. I ghiacciai forniscono una fonte d’acqua per animali e piante, nonché per l’agricoltura e l’energia idroelettrica, che è particolarmente importante nei periodi caldi e secchi.
E con il caldo sulle Alpi, arriverebbero anche le cavallette, capaci di adattarsi facilmente agli habitat alpini.
