“Non restiamo indifferenti davanti alla violenza”

Marco CalabreseMarco Calabrese il nuovo singolo "Il peso della follia", un brano che affronta una delle più grandi piaghe della società attuale: la violenza sulle donne. Una ballad dalle parole forti, pesanti come macigni, che scuotono la coscienza di ognuno di noi.

Cosa rappresenta per te la musica? Come e quando ti ci sei avvicinato?
La musica è un’amica, quell’amica che anche se metti da parte per un pó non riesci a dimenticare o a cancellare. E resta lì ad aspettarti perché sa che tornerai da lei. Il primo contatto con questa bellissima arte l’ho avuto quando ero un bambino: mio padre mi regalò una tastiere e quel giocare con lei mi aprí un mondo nuovo nel quale mi sono catapultato.

Nel tuo nuovo progetto cosa vuoi comunicare al pubblico?
In generale nelle mie canzoni cerco di condividere i miei pensieri, le mie storie o comunque qualcosa che ha colpito la mia anima, anche se non l’ho vissuta direttamente, proprio come ho fatto ne “Il Peso della Follia”. In questo brano racconto la storia tragica di Sara ed il senso di colpa di chi, come il suo amico Ale, non ha fatto abbastanza per aiutare la sua amica, vittima di violenza. Quindi dico: non restiamo indifferenti davanti a storie come quelle di Sara, facciamo quando qualcosa ancora si può fare invece di piangere dopo.

Cosa si può fare, davvero, contro la violenza sulle donne?
Potrei dire tante cose e parlare per ore di questo ma il succo del discorso è uno: non rimaniamo fermi ed indifferenti e non limitiamoci ai proclami, gesti simbolici e post sui social il 25 Novembre perché questa piaga la si può combattere solo se siamo in tanti, con costanza e tutti i giorni.

Quali sono le tue 3 canzoni preferite, all time, del Festival di Sanremo?
Questa è una domanda difficile.. sono talmente tante le canzoni che ha proposto il Festival! Le prime tre che mi vengono in mente e che per un motivo o per un altro sono fissate nella mia testa sono:

  • Almeno tu nell’universo di Mia Martini
  • Pensa di Fabrizio Moro
  • Luce di Elisa

Come si potrebbe rilanciare il mercato discografico della musica?
Io scrivo canzoni e le condivido con chi ha il piacere di ascoltarle. Non saprei dirti cosa occorre fare se non dare più opportunità a chi ha qualcosa da raccontare..

Quale sarebbe per te il più grande successo?
Preferisco non viaggiare troppo con la fantasia. Per me è importante condividere certe sensazioni, certe emozioni attraverso la musica, sono felice se c’è qualcuno che lo apprezza e continua ad ascoltarmi.