Il premier Giuseppe Conte oggi e domani sarà impegnato in Parlamento per rimettere insieme una maggioranza di governo dopo l’uscita di Italia Viva. E’ una battaglia che vede da una parte Matteo Renzi e dall’altra Giuseppe Conte.
Renzi vuole la testa di Conte. Conte vuole il ko Renzi. Pd e Movimento Cinque Stelle sono compatti nel sostenere Conte e chiudere la partita con Renzi. L’esito sembra scritto, ma così non è. I voti alla Camera dei deputati ci sono, mentre al Senato sono incerti e insufficienti.
Il centro destra di Salvini-Meloni-Berlusconi sullo sfondo di questa battaglia: attendono la testa di Conte, andare al voto e conquistare l’Italia per prossimi anni. Elezioni allora? I parlamentari non le vogliono perché in tanti non saranno rieletti, a cominciare da grillini e renziani.
Conte agisce proprio su questa leva: convincere alcune decine di parlamentari a sostenerlo e continuare la legislatura. Alcuni si sono già schierati: Ricardo Merlo, eletto in Sud America e Sottosegretario, con il suo Maie, e i socialisti di Riccardo Nencini, nello stesso gruppo di Italia Viva.
E i parlamentari eletti all’estero nella lista del Pd e poi passati con Renzi? La senatrice Laura Garavini, residente in Germania, in un post di qualche giorno fa ha criticato sì Conte, ma non ha parlato di futuro. Il deputato londinese Massimo Ungaro su Facebook scrive di altri argomenti e l’onorevole australiano è stato molto esplicito in un appello pubblicato il dieci gennaio a evitare la crisi di governo.
Forse a decidere le sorti di Conte non sarà Renzi, ma i renziani che lo abbandoneranno il leader di Italia Viva al suo destino.