“Nel teatro porte si chiudono e portoni si aprono”

Nicola MaricondaLa "Rapsodia Teatrale" affronta il tema della malattia, della morte ma soprattutto pone l’attenzione sull’importanza di vivere la vita. (ph Agostino Criscuolo)

Non ci sentiamo da un po’. Fortunatamente sono stato molto impegnato. Mi sono capitate un sacco di cose belle in questo periodo: innanzitutto, come già vi dissi la volta scorsa, ho il piacere di fare ciò che amo: teatro. Sia “insegnarlo” che “recitarlo”. Per quanto riguarda l’insegnare teatro, non è un vero e proprio “insegnare”, bensì un trasmettere ciò che so, ciò che ho imparato e che sto imparando. Bisogna sempre studiare per imparare e quindi per crescere. Ho il piacere di trasmettere la mia passione ai bambini. Già da tre anni tengo dei corsi di teatro presso l’Istituto Comprensivo scuola primaria di Aiello del Sabato, San Michele di Serino, Cesinali, Santo Stefano del Sole e Serino (Avellino). Bambini che vanno dai 6 agli 11 anni. È un’esperienza molto bella ed appassionante, c’è tanto entusiasmo sia da parte mia che da parte dei bambini.

Tant’è che con le classi quinte dell’istituto di Aiello del Sabato, abbiamo partecipato a AdMaiori, la rassegna nazionale di teatro educazione, con lo spettacolo I Quattro Elementi. Spettacolo che pone l’attenzione sui quattro elementi della natura. Elementi che non sono solo intorno a noi ma che sono dentro di noi. Insomma, uno spettacolo con finalità didattiche e culturali. È con questo spettacolo, che ha debuttato il 14 maggio, abbiamo vinto il premio AdMaiori come Miglior Spettacolo. Una bellissima soddisfazione, non solo per il premio vinto, ma anche per l’entusiasmo e l’impegno che tutti i bambini hanno messo nella realizzazione della messa in scena finale. Grazie.

Per quanto riguarda me, invece, ho avuto la fortuna di ricevere una menzione speciale dal Premio Hystrio – Scritture di Scena , un premio molto importante a livello nazionale. Ho presentato un mio testo Rapsodia Teatrale. Tecnicamente la rapsodia è l’insieme di più generi (letterali o musicali ecc… pensate a Bohemian Rapsody). Lo spettacolo affronta il tema della malattia, della morte ma soprattutto pone l’attenzione sull’importanza di vivere la vita. Sempre. E proprio ora, mentre scrivo, sono in treno, di ritorno dalla Biennale di Venezia. Ieri sono stato in scena lì (di questa esperienza vi parlerò in maniera più dettagliata).

Perché vi racconto tutto ciò? Beh, non è un semplice narcisismo, no, assolutamente. È solo che non riesco a togliermi questa felicità dalla pelle e questo sorriso stampato sul volto. Teatro è porte che si chiudono in faccia…ma anche portoni che si aprono.