Con il sole e il caldo di una estate che bussa alla porta, cala l’emergenza sanitaria e il virus segna una significativa battuta di arresto. Si ricomincia a vivere dopo la paura vissuta da tutte le generazioni dei Paesi di tutto il Mondo.
I cittadini, i politici, gli scienziati confrontati con un problema mai vissuto. Durante l’epidemia in Cina, nessuno credeva che il Coronavirus avrebbe causato tutto ciò che abbiamo visto e continuiamo a vedere. E’ stato uno shock. La forza degli umani impotente davanti al virus combattuto coraggiosamente dal personale sanitario in prima linea ad occhi chiusi.
Oltre 3,5 milioni di persone contagiate. Le aree più colpite Europa e Stati Uniti: 1.547.180 casi e 143.584 morti in Europa, negli Usa 1.158.040 casi e 67.680 decessi. Seppure in costante e sensibile calo, contagi e morti ci sono ancora.
Ora è iniziata la fase due, la cosiddetta ripartenza con il lavoro e con gli allentamenti degli spostamenti delle persone dopo due mesi di isolamento. Hanno iniziato Austria, Svizzera, Olanda, Belgio, Spagna, Germania, Italia e così via.
A battaglia ancora in corso nelle retrovie, continua l’altra guerra, quella vera, alla quale assistiamo da un anno e mezzo tra gli Stati Uniti e la Cina. Lo scontro voluto dal Presidente americano Trump con Pechino è iniziato sui dazi prima dell’emergenza Coronavirus, ora prosegue sull’origine del virus. Sullo sfondo la sfida delle superpotenze per la supremazia nel Mondo.