La Confederazione riscuote un’imposta preventiva del 35 per cento sui redditi derivanti da interessi sul capitale. I privati che vivono in Svizzera possono chiederne il rimborso, se indicano tali interessi nella dichiarazione d’imposta. Nel caso di interessi da obbligazioni l’imposta preventiva è dovuta solo per obbligazioni emesse in Svizzera. Si tratta di uno svantaggio per l’economia svizzera. Per procurarsi capitale, molte imprese emettono obbligazioni in Paesi in cui l’imposta preventiva non è riscossa.
Per far sì che le imprese svizzere emettano più obbligazioni in Svizzera, il progetto prevede di esentare dall’imposta preventiva le obbligazioni svizzere. Queste diventerebbero così più interessanti per gli investitori.
Il progetto abolisce inoltre anche la tassa di negoziazione per le obbligazioni svizzere e altri titoli, dovuta attualmente sulle operazioni di compravendita di tali titoli.
Contro la riforma è stato chiesto il referendum. Il comitato ritiene che il progetto accrescerà la sottrazione d’imposta.
La domanda che figura sulla scheda
Volete accettare la modifica del 17 dicembre 2021 della legge federale sull’imposta preventiva (LIP) (Rafforzamento del mercato dei capitali di terzi)?
Raccomandazione del Consiglio federale e del Parlamento
SI – Il Consiglio federale e il Parlamento intendono riportare in Svizzera i posti di lavoro trasferiti all’estero e il gettito fiscale andato perso. La riforma rafforza il mercato obbligazionario e la piazza imprenditoriale del nostro Paese. Nel migliore dei casi la riforma potrebbe autofinanziarsi già nell’anno in cui entrerà in vigore.
Raccomandazione del comitato referendario
NO – Per il comitato referendario la riforma si tradurrà in un aumento della criminalità fiscale e in perdite di gettito fino a 800 milioni di franchi. Il comitato ritiene che saranno soprattutto gli investitori esteri a beneficiare della riforma, mentre l’imposta preventiva continuerà a essere riscossa sui conti bancari dei cittadini svizzeri.