Minerva in Gran Bretagna!

I Romani lasciarono le loro tracce in Gran Bretagna: una scoperta archeologica lo prova. Ma ora Minerva ha traslocato a Bruxelles. Chi governerà l’Unione Europea?

Una grande scoperta archeologica ha accertato un’infiltrazione sudista nel magico verde paesaggio della Gran Bretagna: a Chester esiste un tempio romano dedicato alla dea Minerva.
Che i romani fossero arrivati fin lì era noto, ora però ne siamo certi. Un culto dedicato all’Atena dei Greci, Minerva per i Romani, era attivo fin nell’isola britannica.
Minerva era una divinità complessa: la guerra, la pace del lavoro, l’artigianato, l’industria, l’intelligenza/praxis erano il suo dominio; le sue specialità a favore dei poveri mortali inetti. Ora però la dea, che non abita più lì, ha scelto dimora in altri siti, meno confusionari e dediti alla dea Brexit piuttosto che alle sue peculiarità.

ORA MINERVA È A BRUXELLES
Ora Minerva si è insediata a Bruxelles con le sue civette, le Gorgoni dalle teste a serpenti, l’elmo e lo scudo. I simboli: la natura notturna e le sue bellezze di sviluppo sostenibile, lavoro green per tutti i disoccupati europei, miracoli di suoli fertili e non avvelenati e di foreste al posto del cemento, di aria infine pura e respirabile, orsi bianchi a profusione e e benessere BIO a tutto spiano, nonché exit l’industria “cattiva” evviva il capitalismo “buono” e soprattutto verde… etc.,; i mostri serpentati che sibilano in Ungheria, in Italia, in Francia etc.
L’elmo e lo scudo che incitano a difendersi i poveri democratici. Insomma queste ultime elezioni europee hanno fluidificato il sangue dormente degli europei che hanno votato in tanti ma con risultati che solo Minerva potrà esaminare, non certo gli osservatori incauti che non sanno leggere nelle foglie come a Delfi.

LE ALCHIMIE POLITICHE
Grandi speranze aveva suscitato la giovinetta sacerdotessa svedese ma chi ne gode il tributo di purezza e coraggio sono gli elfi verdi ma non solo anche i troll liberali. Insomma la situazione è questa: la porgo in ginocchio davanti alla dea corrucciata. Tra i gruppi parlamentari, quello che acquista più rappresentanza è l’ALDE (liberali, 108 seggi), seguito dalla destra nazionalista (EAPN) e dai Verdi (77 seggi).
Quelli che perdono più rappresentanza sono i Popolari (PPE), seguiti dai Socialisti e Democratici (S&D). Tuttavia, questi ultimi restano rispettivamente il primo (175) e il secondo (149) gruppo più grande in parlamento.”
Sommando l’ALDE e tutti i gruppi alla sua sinistra (S&D, Verdi, Sinistra Radicale) ci sarebbero i numeri per un’ipotetica maggioranza “arcobaleno” in parlamento. Le condizioni politiche però restano quasi impossibili.

UNA MAGGIORANZA ARCOBALENO
Più probabilmente la maggioranza che deciderà la nuova Commissione Europea farà perno, come in passato, sull’accordo tra PPE, S&D e ALDE, con la possibile aggiunta dei Verdi. D’altronde, la grande coalizione resta la soluzione politica preferita a Berlino. E gli accordi raggiunti a Bruxelles condizioneranno anche le alchimie politiche nazionali – lo si vedrà presto, ad esempio, in Spagna.
Ora aspetto e aspettiamo che la dea si manifesti ma che non ci trasformi in ragni come fece per la povera Aracne che oso’ sfidarla al telaio. Sulla tela europea si tessono alleanze, trame sottili e inghippi complicati. Alla dea piaceranno vedremo se anche ai milioni di poveri e di impauriti che dal magico tempio britannico alle falde dell’Etna popolano l’Europa.