Migranti, a Bari testimonianze e dialogo con i giovani!

La forza del racconto migrante: testimonianze e dialogo con le nuove generazioni. La dott.ssa Barbara Sorce ha tenuto un dibattito presso l’Istituto Tecnico Tecnologico Panetti – Pitagora di Bari, diretto dalla prof.ssa Lara Castellana. (ph. www.progetto-radici.it)

In un’epoca segnata da confini sempre più labili e da una crescente interconnessione globale, le storie di chi ha lasciato la propria terra natia assumono un’importanza cruciale, spesso sottovalutata.

Le narrazioni dei migranti non sono semplici aneddoti di viaggi e adattamenti, ma costituiscono un tessuto connettivo fondamentale per comprendere la complessità del mondo in cui viviamo e per costruire società più inclusive e consapevoli.

EFFETTI E COMPLESSITA’ DELLE MIGRAZIONI
Per questo costituiscono un patrimonio di conoscenza inestimabile: offrono spunti di riflessione sulle dinamiche globali, sulle ingiustizie sociali, sulle conseguenze dei conflitti e dei cambiamenti climatici. Inoltre, ci aiutano a decostruire narrazioni semplicistiche e a comprendere la complessità delle cause e degli effetti delle migrazioni.

Presso l’Istituto Tecnico Tecnologico Panetti – Pitagora di Bari, diretto dalla prof.ssa Lara Castellana, si è tenuto un interessante dibattito tra la dott.ssa Barbara Sorce, tarantina di origine e da tanti anni residente in Svizzera, attualmente rappresentante della comunità pugliese in Svizzera, membro del CGPM (Consiglio Generale di Pugliesi nel Mondo) e della FAPS (Federazione delle Associazioni Pugliesi in Svizzera), e gli studenti della Terza Informatica A.

GRANDE INTERESSE DEGLI STUDENTI
Barbara Sorce ha avuto questa preziosa opportunità di incontro grazie alla FAPS organizzazione che riunisce le associazioni pugliesi presenti sul territorio elvetico, valorizzando le identità locali, la lingua e le tradizioni della Puglia, e facilitando il dialogo tra le nuove generazioni e le istituzioni.

L’incontro, organizzato e coordinato dalla prof.ssa Maria Teresa Giuliani, docente di Italiano e Storia, che da anni organizza iniziative sulle tematiche relative all’emigrazione, curato per la parte tecnica dall’assistente tecnico John Rocco Ferrara, nato a Chicago da genitori pugliesi e membro dell’Associazione Triggianese di Puglia nel Mondo, organizzazione ufficialmente iscritta all’albo delle Federazioni ed Associazioni dei Pugliesi nel Mondo, ha suscitato un grande interesse e coinvolgimento della classe partecipante, che ha rivolto innumerevoli domande alla gradita ospite.

IMPORTANZA DI CONDIVIDERE STORIE
Le sue risposte concrete, autentiche, emotive hanno contribuito ad una maggiore comprensione da parte dei ragazzi del fenomeno migratorio, poiché ascoltare la voce viva di chi ha vissuto l’esperienza in prima persona abbatte le barriere della distanza e dell’astrazione, permettendo un contatto umano immediato e potente.

Quando un emigrante condivide la propria storia, non offre semplicemente un racconto di eventi, ma dischiude un mondo interiore fatto di speranze, paure, ricordi, legami affettivi spezzati e ricostruiti. Ci permette di entrare in contatto con la complessità emotiva del distacco dalla propria terra, con la vulnerabilità di fronte all’ignoto, con la determinazione nel cercare un futuro migliore e con la resilienza necessaria per affrontare pregiudizi e difficoltà di integrazione.

ABBATTERE I MURI DELL’INDIFFERENZA
Le testimonianze dirette sono strumenti potentissimi per combattere la disinformazione e i discorsi d’odio che spesso alimentano la paura e l’ostilità nei confronti degli immigrati. Quando una persona racconta la propria storia con autenticità e vulnerabilità, diventa difficile mantenerla confinata in uno stereotipo negativo.

Promuovere iniziative di storytelling, documentari partecipativi, progetti di storia orale e laboratori di narrazione contribuisce a creare la condivisione della memoria.

Solo attraverso l’ascolto autentico delle storie di vita potremo davvero abbattere i muri dell’indifferenza e costruire ponti di solidarietà e comprensione.

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