Michael Jackson, dieci anni dopo!

jacksonIl 25 giugno 2009 se ne andava per sempre Michael Jackson. A distanza di dieci anni sul Re del Pop è calata un’ombra nera che si chiama pedofilia.

Molti ora lo nominano a bassa voce, o non lo nominano affatto, e in Nuova Zelanda e in Canada, c’è chi ha deciso di non trasmettere più la sua musica. Michael Jackson, vittima del MeToo? La guerra è iniziata tra chi lo liquida come un mostro e chi ne difende la memoria a spada tratta.

Come sua figlia Paris che su Twitter, ha risposto così a chi punta il dito contro il padre, adesso che è morto: “Fanno queste cose a chi ha un cuore grande. Pensate davvero che sia possibile distruggere il suo nome?”. Perché questa “damnatio memoriae” nei confronti di Michael Jackson?

Perché il documentario “Leaving Neverland”, trasmesso dalla HBO, ha riacceso i riflettori sugli abusi sessuali ai minori, ma Jackson nei tribunali era stato assolto dalle accuse, tanto tempo fa.

A parlare a distanza di anni sono due bambini (ormai uomini) Wade Robson e James Safechuck che affermano di aver fatto sesso con Jackson e descrivono il rapporto morboso che li legava: Michael Jackson come padre e amante. All’epoca del processo dissero però sotto giuramento che Jackson era innocente. Gli eredi del cantante hanno chiesto all’emittente HBO un risarcimento danni di cento milioni di dollari. Finora contro Jackson nessuna prova.

Intanto il premio Pulitzer Margo Jefferson, grande fan di Jacko, ha scritto un libro (pubblicato in Italia col titolo “Su Michael Jackson”) che parla senza filtri dell’uomo e dell’artista: da bambino prodigio al successo planetario fino al periodo più buio.

Michael Jackson sul banco degli imputati oggi, nel 2019, quando di lui restano ormai soltanto le canzoni.