“È veramente triste che il Sottosegretario agli Esteri con la delega per gli italiani nel mondo abbia una considerazione talmente scarsa dell’associazionismo di volontariato italiano all’estero”. Così il Sen. Ricardo Merlo, presidente MAIE, commenta le parole che il Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova ha messo nero su bianco in una lettera inviata al Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone.
Spiega Merlo: “Replicando al Consiglio generale degli italiani all’estero, che chiedeva giustamente maggiore attenzione e sostegno da parte del governo nei confronti dell’associazionismo italiano nel mondo, Della Vedova ha risposto che alcune peculiarità della forma giuridica associativa “rendono particolarmente difficile un intervento finanziario a sostegno delle associazioni italiane nel mondo”, anche perché – ha aggiunto – la maggioranza delle associazioni italiane all’estero non avrebbe personalità giuridica”.
“Ma perché un politico accetta una delega della quale non capisce assolutamente nulla? Non sarebbe stato meglio un no grazie? Lo dico per lui che è un dirigente con una sua traiettoria e per tutti noi italiani nel mondo costretti a subire un altro politico romano che viene a fare una borsa di studio pagata da tutti i contribuenti per conoscere il mondo degli italiani all’estero” – commenta il Sen. Merlo in maniera retorica, e prosegue: “La verità è che le associazioni italiane nel mondo che hanno bisogno di aiuti concreti sono proprio quelle che nella stragrande maggioranza dei casi hanno personalità giuridica, sono legalmente costituite, hanno uno statuto e una sede fisica. Sono insomma perfettamente in regola, sotto ogni punto di vista. E quelle che non lo sono, spesso per problemi economici o di diversa natura, devono essere aiutate dal governo italiano proprio per potersi mettere in regola. Perché sono associazioni che hanno una storia e fanno tanto per gli italiani nel mondo, anche se manca una virgola nel loro statuto”.
“La mentalità burocratica – prosegue il presidente MAIE – va lasciata ai burocrati. La politica è un’altra cosa. Considero assurde le parole del Sottosegretario Della Vedova e offensive per tutto il mondo delle associazioni italiane oltre confine. Certe dichiarazioni sono proprie di chi non ha mai conosciuto davvero l’associazionismo italiano all’estero. Tanto valeva che dicesse che non ci sono soldi, o meglio, che l’attuale governo non ha intenzione di stanziare nemmeno un centesimo per la rete delle associazioni italiane all’estero, perché purtroppo fino ad oggi sembra che all’attuale esecutivo gli italiani nel mondo interessino poco”.
“Proprio per questo, il MAIE, che continua ad osservare in maniera vigile le politiche del governo per gli italiani nel mondo, sta valutando se continuare o meno ad appoggiare questo esecutivo. Perché tutto ha un limite. Vedremo la prossima legge di stabilità. Noi non siamo soldatini di partito. Siamo un movimento nato all’estero che pretende di rappresentare con dignità i nostri cittadini residenti oltre confine. Questo è il MAIE, – conclude il Sen. Merlo – ed è questo che fa la differenza”.