Mava, il singolo e l’originalissimo video di “Astronave”

AstronaveDopo l’anteprima assoluta del video, il 7 gennaio su Sky tg 24, arriva in radio e negli stores “Astronave” , nuovo singolo di  MAVA (Matteo Avantaggiato). Si tratta del secondo inedito, dopo la pubblicazione di ‘’Sono arrivato qui’’ (2021), in cui il background cantautorale di MAVA si contamina con sonorità funk e R&B, discostandosi dal successo di “Stereotipo” che gli è valso il premio SIAE per il miglior testo al Calabria Fest (2019). (ph. Chiara Sardelli)

Astronave” esprime il dualismo quotidiano tra l’essere parte attiva di una società le cui dinamiche assecondiamo, ma che non ci appartengono e il sentirsi, quindi, “alieni” nella costante e dolente consapevolezza di non voler esserne parte. L’astronave diventa simbolo di libertà e del desiderio di evasione: strumento per intraprendere un viaggio verso una nuova casa, in cui riappropriarsi della propria essenza, senza condizionamenti, giudizi e scelte imposte.

Nella copertina e nello stesso video si è voluto mantenere il richiamo al concept espresso, che tuttavia, nel videoclip, assume una connotazione ironica e leggera, nella figura dei due alieni quasi personaggi di un cartoon, che strappano un sorriso pur nella riflessione.

Un’ idea del regista Giuseppe O. Schimera e del suo team Manuel Galiotta, Davide Perfetto, Edoardo Tricarico.

Fa da sfondo alle riprese la splendida cornice del Salento, luogo in cui Mava è nato e cresciuto e dove il mix tra paesaggi e il contrasto di colori hanno consentito  di esprimere al meglio tutta  l’idea che sostiene il progetto, a questo va aggiunta la creatività di Vinicio Antonio Attanasi il quale, attraverso la realizzazione e la cura in ogni singolo dettaglio dei costumi dei personaggi, ne ha consentito una immediata connotazione e caratterizzazione,  che colpisce e resta impressa nell’immaginario dello spettatore. (Astronave: https://fanlink.to/astronave )

Ne parliamo con l’artista…

Come è nata Astronave?
Il momento in cui ho iniziato a scrivere il testo di Astronave lo ricordo bene perché ero, come mio solito, davanti a un foglio bianco stropicciato, ma con delle sensazioni precise in testa: mi sentivo infatti quasi consumato dal cercare qualcosa che mi potesse dare una stabilità e una serenità che da tempo non avevo. Questa sensazione mi aveva spinto a cambiare diversi appartamenti in affitto nel giro di poco tempo, da qui il ‘’mi cerco un’altra casa’’ a cui mi aggrappavo per calmare solo temporaneamente la voglia di evasione da quella realtà che avevo intorno.

Perciò è bastato un giro di quattro accordi su una chitarra per raccontare la mia esperienza, credo simile a quella di molti altri, piena di domande, dubbi e introspezioni con cui ci si confronta e si impara a essere amici. Penso che le cose che ognuno vorrebbe cambiare del proprio passato non siano poche e magari a possedere il superpotere di viaggiare nel tempo, mi chiedo se ripeterei gli stessi errori e rifarei le stesse scelte. Astronave è tutto questo, un riappropriarsi della propria essenza.

Come è nata l’idea del video?
Collaboro ormai da diverso tempo con un team di giovani amici che, a mio avviso, sono delle promettenti stelle della cinematografia! Sin dal primo lavoro abbiamo instaurato un ottimo rapporto che si spinge ben oltre il lato professionale e trova le sue fondamenta nel rispetto reciproco dell’arte e della creatività con cui vogliamo farci conoscere e in qualche modo comunicare. Una sera riascoltando la pre-produzione di Astronave con i ragazzi, e in particolare con Giuseppe O. Schimera che è sempre la voce ‘’pazza’’ del mio subconscio, abbiamo deciso di  orientarci cercando di creare una storia che traducesse in immagini il contenuto del brano, conferendogli  però una connotazione ironica e leggera.

Da qui l’idea di raccontare di due alieni e un astronauta concepiti come personaggi di un cartoon, che strappano un sorriso pur nella riflessione: gli alieni infatti sembrano inseguire l’astronauta per riportarlo nel mondo da cui provengono fino a quando le situazioni e il contesto, in cui si trovano catapultati, ne modificano le intenzioni e le aspettative.

Indossare i costumi e fare le riprese tra la gente è stata la parte più divertente! il grande Vinicio Attanasi in pochissime notti ha creato dal nulla i personaggi e, a mio parere, con estrema semplicità ha contribuito a rafforzare la valenza ironica del videoclip.

Cosa ti aspetti o cosa cerchi nel fare musica?
Razionalmente nulla! Ma inconsciamente so che cosa vorrei…

vorrei uscire per strada e camminando sentire che qualcuno sta ascoltando le mie canzoni, vorrei arrivare a molte più persone e sapere che in qualche modo si riconoscono nei miei testi, sentono le loro esperienze, come in una sorta di terapia condivisa.

Cerco altri artisti con cui collaborare e cerco dalla musica quelle esperienze uniche che restano li come emozioni indescrivibili ma vive.

Progetti futuri…

Il prossimo singolo, il primo album, le prime collaborazioni autorali…..

Tutto questo! Voglio che si realizzi, insieme a tutto ciò che di inaspettato arriverà…

Ph. Chiara Sardelli

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