Matteo Salvini e Luigi Di Maio vogliono andare al voto. Non hanno avuto il coraggio di fare “il contratto di governo” insieme, però entrambi pensano di giocarsi a breve il governo del Paese con un “ballottaggio”. Partito democratico e Forza Italia non riusciranno ad impedirlo. Renzi indebolito dalle elezioni ha dovuto dimettersi dalla segreteria del Pd, Silvio Berlusconi non può fare la voce grossa perché ha perso la sfida con Salvini. Per la prima volta nella storia italiana si invocano elezioni anticipate prima dell’avvio di una legislatura.
Sono passati oltre 60 giorni dal 4 marzo. I veti incrociati dei partiti impediscono la formazione di qualsiasi alleanza. 5Stelle e Centrodestra è impraticabile per l’avversione del leader grillino Di Maio contro Berlusconi. E Salvini senza il capo di Forza Italia non si muove. 5Stelle e Partito democratico è impossibile per il no di Matteo Renzi. Centrodestra e Pd è contro-natura.
Non esistono maggioranze. Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha preso atto dello stallo mentre dall’Europa cominciano ad arrivare segnali di impazienza. L’Italia per gli obblighi che ha verso Bruxelles non può restare senza governo.
Non finisce qui. Un governo, seppure tecnico, bisogna farlo per permettere al Paese di andare alle elezioni. “Non può essere il premier Paolo Gentiloni a portare l’Italia al voto. Ha esaurito il suo mandato” è stata l’affermazione tagliente del Capo dello Stato.
Per Mattarella spetta ai partiti scegliere quale governo deve condurre il Paese al voto in autunno oppure l’anno prossimo. Però sia Lega che 5Stelle hanno dichiarato di non volere un qualsivoglia governo “tecnico” o “neutrale”. Entrambi chiedono un governo politico oppure elezioni subito. Il Partito democratico si affida alle decisioni del Presidente e Forza Italia pare non temere le elezioni.
Questo è il quadro politico che porterà gli italiani al voto molto probabilmente il 22 luglio, in piena estate. Impensabile fino a qualche anno fa!