“Intervengo sempre volentieri alla conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia. È un’occasione propizia per ribadire la centralità che riveste, nell’esperienza della Repubblica, la dimensione globale in cui si trova ad agire l’Italia, abbandonate, dal dopoguerra, tragiche avventure e anacronistiche velleità e consolidate, invece, le scelte che ci hanno portato a essere protagonisti nella costruzione di organismi multilaterali e di una realtà senza precedenti quale la Unione Europea”.
“È un’occasione – ha sottolineato il Presidente della Repubblica – per esprimere riconoscenza a tutto il personale del Ministero per l’impegno quotidiano, sviluppato nella affermazione dei principi costituzionali che ispirano la politica estera del nostro Paese e per ringraziare per il sostegno alle funzioni che svolgo. Attraverso l’attività dell’Ufficio Affari Diplomatici del Quirinale e nel corso delle visite all’estero – ormai oltre quaranta in questa veste – e nelle altre frequenti occasioni di incontri internazionali, ho potuto costantemente apprezzare l’alto livello di professionalità che caratterizza la nostra rete diplomatico-consolare”.
LA PROFESSIONALITA’ DELLA RETE DIPLOMATICO-CONSOLARE
Il Presidente ha ricordato che “la nostra politica estera si è ispirata alle scelte di libertà, che sono alla base dell’alleanza euroatlantica, e di solidarietà, proprie della costruzione europea, senza che esse implicassero una mera “navigazione di conserva”.
NATO e UE hanno rappresentato le leve solide ed efficaci grazie alle quali l’Italia ha potuto contribuire attivamente ai passaggi fondamentali che hanno caratterizzato la storia recente del nostro Continente, proiettando in un quadro più ampio i nostri interessi nazionali, testimoniando i valori della nostra cultura e sostenendo le nostre priorità, dalla libertà e dai diritti alla pace, dall’apertura dei mercati alla valorizzazione del contributo del nostro sistema produttivo, dal Mediterraneo alla stabilizzazione dei Balcani, alla partecipazione a grandi progetti in campo energetico e infrastrutturale”.
“Basandosi su questa architettura – ha affermato Mattarella – la Repubblica italiana ha potuto contribuire all’affermarsi di un sistema di relazioni internazionali fondato sul multilateralismo e sul rispetto del principio di parità dello status di ogni Paese.
L’ITALIA CONTA SUL VOSTRO LAVORO
“La nostra diplomazia non deve mancare di far sentire in tutti i contesti internazionali, bilaterali e multilaterali, il richiamo alla ragione, all’equilibrio, alla saggezza, alla ricerca, per quanto faticosa, di soluzioni condivise e sostenibili” è l’invito di Mattarella agli Ambasciatori.
“Il nostro interesse nazionale riposa sul mantenimento della pace, sulla condivisione del rispetto dei diritti umani, sulla apertura e sicurezza degli scambi, su una costante crescita economica e sociale che tenda alla progressiva riduzione delle diseguaglianze fra i Paesi e all’interno delle singole comunità”.
“Il mondo globalizzato è caratterizzato – ha concluso Sergio Mattarella – da reti e rapporti complessi. C’è stata un’epoca in cui le ambascerie aprivano strade per i commerci, mettevano in contatto culture, ambivano ad essere veicoli di nuove amicizie. Seguita da altre, in cui le rappresentanze diplomatiche apparivano avamposti ostili in territori stranieri, in attesa di consegnare talvolta, di solito nottetempo, dichiarazioni di guerra. L’ambizione della Repubblica – l’appello finale – deve essere quella di rappresentare un modello di valori e un esempio di successo per la comunità internazionale. Sappiamo – Signore Ambasciatrici e Signori Ambasciatori – di poter contare pienamente sul vostro lavoro”.