Mascherine in Italia: scontro Stato-aziende

mascherina_italianaIl governo italiano ha deciso che le mascherine chirurgiche non possono costare più di 50 centesimi: il prezzo non può essere deciso dal mercato. Da giugno a settembre lo Stato passerà la distribuzione da 12 a 30 milioni di mascherine al prezzo di 0,50 euro. Intanto le aziende che hanno costi superiori bloccano ordini e vendita.

E’ battaglia in Italia sul prezzo delle mascherine. I magazzini sono pieni e le farmacie hanno cessato di vendere le mascherine da quando il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere che quelle chirurgiche non possono costare più di 50 centesimi e sono senza Iva, attualmente al 22%.

Il governo ha deciso che lo Stato deve acquistare tutte le mascherine che trova e ha fissato il prezzo massimo nell’interesse dei cittadini.  E se mancano, lo Stato deve produrre tutte le mascherine che può e incentivarne la produzione.

E le mascherine che si vendevano prima a cinque euro? Potranno essere immesse nel mercato al prezzo di 0,50 euro. Ma le aziende che hanno un costo di produzione maggiore, come faranno? Si sta pensando ad un ristorno per recuperare i costi. Per il momento, comunque, hanno bloccato produzione e vendita.

Dalla prossima settimana saranno distribuite dallo Stato 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l’attuale fornitura. Dal mese di giugno lo Stato arriverà a 18 milioni, dal mese di luglio 25 milioni e quando inizieranno le scuole a settembre saranno distribuite 30 milioni di mascherine al giorno.